Il primo lavoro non si scorda mai

È ancora necessario prestare attenzione al primo impiego? Interessa ancora ai futuri datori di lavoro sapere dove e come hai iniziato la tua carriera o in quale direzione vuole andare?

24 apr 2024
3 minuti di lettura

Scegliere il primo lavoro – quando si ha la possibilità di farlo – può definire il resto della tua carriera?

Se nei decenni precedenti si prestava attenzione a questa scelta, paragonabile a quella riguardante il percorso accademico, ad oggi questa decisione è più orientata al modo in cui può formare la tua etica lavorativa piuttosto che il percorso professionale.

I motivi di questo cambiamento di prospettiva sono molteplici. Le ripetute crisi economiche hanno imposto la necessità di reinventarsi e cambiare direzione, la stabilità di un posto unico per diversi anni è un privilegio che riguarda poche carriere e pochi fortunati con una rete di sostegno adeguata.
Per lo stesso motivo, il mercato lavorativo è diventato estremamente competitivo, aumentando la richiesta di corsi di formazione e, quindi, lo sviluppo di più competenze. L’evoluzione della tecnologia e del settore digital ha attivamente creato nuove professioni e nuove competenze da riempire in più settori.

A questo punto, il percorso si divide in due direzioni: il primo lavoro può essere una bella esperienza o una dimenticabile e difficile circostanza. Nel primo caso, c’è la possibilità che si possa approfittare di conoscenze e aziende piccole, per perfezionare le proprie competenze e avere maggiore possibilità di entrare nel percorso professionale desiderato. Nel caso in cui si abbia una brutta esperienza, tuttavia, non si tratta di una spiacevole circostanza in toto. Risulta importante, infatti, se non fondamentale anche saper cosa non si vuole fare, quali ambienti evitare e che tipologia di settore è più consono alle proprie attitudini. Per questo, anche le brutte esperienze permettono di crescere e creare una maggiore consapevolezza di sé. È facile credere anche che un “umile” inizio possa essere un impedimento alle proprie ambizioni, ma l’avanzamento di carriera è possibile in ogni circostanza e dipende anche dalle soft skill che si sviluppano. Chiunque aspiri ad essere un leader sa che deve affrontare la gavetta e ricordarsi, una volta arrivato alla posizione desiderata, la prospettiva di chi ha appena iniziato.

Per cui, Il tuo primo lavoro non definirà la tua carriera, ma ti insegnerà alcune lezioni importanti che ti aiuteranno in futuro. Imparerai a conoscere il settore in cui vuoi lavorare e il modo in cui performi al meglio. Imparerai anche il tipo di cultura del lavoro che stai cercando e come comunicare con le persone a tutti i livelli (datore di lavoro, clienti e colleghi).

Un consiglio che viene spesso dato, in queste circostanze, è di sviluppare un rapporto aperto e onesto con i propri superiori e colleghi fin dall'inizio, poiché aiuta a sviluppare le capacità di comunicazione e le relazioni lavorative. Può aiutare anche prendere iniziativa per sperimentare skill nuove ed essere flessibile nel proprio ruolo. Questo approccio può portare il datore di lavoro a notare il tuo impegno e incoraggiarlo, se la circostanza lo permette, creando un ambiente dinamico e stimolante.

Per rispondere alla domanda, il primo lavoro definisce il resto della propria carriera? No, solo se glielo permetti assorbendo gli aspetti positivi e propositivi dell’esperienza, per renderlo il primo gradino del proprio percorso.

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