Il
microcredito è uno
strumento per lo sviluppo economico concesso a soggetti che, per condizioni di povertà ed emarginazione, non sono considerati "bancabili" e hanno quindi difficoltà ad accedere ai tradizionali canali di finanziamento.
Secondo un rapporto di
Unioncamere, nel 2011 in Italia più di 55.000 soggetti tra famiglie, imprese e studenti hanno beneficiato di un prestito a sostegno delle proprie attività economiche e dei propri fabbisogni finanziari. I
programmi avviati finora
sono 216 per un totale di oltre 500 milioni di euro erogati grazie alla copertura di fondi di garanzia nazionali, comunitari e privati.
Le norme sul microcredito sono inserite nel Testo Unico Bancario (D.lgs. 385/1993), prevedendo disposizioni specifiche riguardanti: la definizione e le caratteristiche del microcredito, i soggetti finanziabili, gli organismi finanziatori tenuti a iscriversi nell’elenco degli operatori del microcredito presso la Banca d’Italia, l’istituzione di un organismo di gestione e controllo dei finanziatori iscritti nell’elenco.
Il
Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2014, in vigore dal 16 dicembre 2014, ha da ultimo disciplinato la materia. I finanziamenti consistono in un prestito di limitato importo con obbligo di restituzione, senza la necessità di possedere garanzie reali, e possono essere concessi in base alle seguenti modalità:
- Un importo massimo erogabile di 25.000 euro per le persone fisiche, società di persone, srl ex art. 2436 C.C., associazioni e società cooperative, per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa. Sono esclusi: lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da più di cinque anni, lavoratori autonomi o imprese individuali con un numero di dipendenti superiore alle 5 unità, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata, o società cooperative con un numero di dipendenti non soci superiore alle 10 unità.
- Un importo massimo di 10.000 euro per persone fisiche che si trovino in una delle seguenti condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale:
L’Ente Nazionale per il Microcredito è il soggetto pubblico italiano competente in materia di microcredito, nato con lo scopo di promuovere, individuare, coordinare, valutare e monitorare strumenti e iniziative per sradicare la povertà in campo nazionale e internazionale, anche grazie al supporto dei programmi promossi dall’Unione Europea.
L’Ente realizza gli obiettivi tramite:
Per
accedere ai finanziamenti, è necessario monitorare i bandi e gli avvisi pubblici o, nei casi di selezione aperta, rivolgersi agli sportelli competenti messi a disposizione dagli Enti locali, dalle Camere di Commercio, dalle Associazioni.
Ad oggi è, poi, possibile accedere al
Fondo di Garanzia per le PMI consentendo alla microimprenditoria di accedere al credito bancario in un modo più semplice e meno oneroso.
Inoltre, grazie al progetto
“Microcredito e servizi per il lavoro”, attuato dall’Ente Nazionale per il Microcredito in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è disponibile una rete informativa per offrire servizi di accompagnamento e tutoraggio agli interessati all'autoimpiego. Il progetto è partito in quattro regioni: Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.