La
formazione aziendale riveste un ruolo fondamentale nel mercato del lavoro attuale diventato sempre più competitivo e in cui, spesso, il mismatch tra offerta e domanda è dovuto alle competenze che mancano. In un tale contesto lavorativo, avere in azienda una figura chiave come il
Chief Learning Officer - che indichiamo con l’acronimo
“CLO” - può fare la differenza. Il CLO è il responsabile della
gestione dell’apprendimento e si occupa di formazione, di
sviluppo e
gestione dei talenti. Dal suo operato, se è abile a motivare e a rendere coeso il team, può dipendere il successo aziendale. Il suo è un
ruolo attivo, il che lo differenzia sostanzialmente da un formatore del passato, non può infatti limitarsi a fornire soltanto una serie di nozioni, il suo compito è più complesso e consiste nello sviluppare capacità analitiche e di giudizio nel team. È importante che il CLO sappia
motivare i dipendenti e rispondere alle loro paure.
La sua missione sarà quella di facilitare il processo di digitalizzazione tra i dipendenti chiamati ad aggiornare le loro
competenze. In questa prospettiva, il Chief Learning Officer deve supportare il personale nel gestire il cambiamento dettato dalle nuove tecnologie, valorizzare e
motivare i talenti presenti azienda, nel contempo
attrarre nuovi profili digitali. Per fare questo, deve favorire l'
apprendimento attivo, individuando ciò che i dipendenti hanno necessità di apprendere e aiutandoli a comprendere in quale contesto utilizzare le conoscenza acquisite. Infine, il CLO deve creare le opportunità per fare pratica e migliorare le capacità di analisi.
La difficoltà consiste nel suscitare la curiosità che è alla base dell’apprendimento; in questo gioca il suo ruolo principale: la comunicazione, essenziale per trasmettere le conoscenze e stimolare l’interesse negli ascoltatori.
Quando si parla di formazione aziendale, il primo traguardo da raggiungere è l’organizzazione ottimale del lavoro per una maggiore produttività. In questa direzione, gli obiettivi fondamentali con cui si misura un buon Chief Learning Officer consistono nel migliorare la comunicazione interna, rendere più coeso il gruppo e innalzare gli standard qualitativi.
Come si diventa CLO?
Non ci si improvvisa Chief Learning Officer, ma occorre costruirsi un solido background in questi settori: risorse umane, tecnologia, strategia di business, business administration, organizzazione aziendale e psicologia. Dopo la laurea, è bene proseguire il proprio percorso con un master in risorse umane, gestione d’impresa o insegnamento, occorre inoltre fare molta esperienza ed espandere le proprie conoscenze seguendo corsi di formazione continua. Inoltre, molti datori di lavoro nell’assumere un CLO preferiscono candidati che abbiano conseguito una certificazione professionale presso organizzazioni di settori, come ad esempio la Certified Professional in Learning and Performance (CPLP), elaborata dalla Società Americana per la Formazione e lo Sviluppo (ASTD).
Per svolgere questa professione, occorrono soprattutto delle caratteristiche personali: dall’attitudine alle relazioni interpersonali, alle doti comunicative e all’empatia.
Dal punto di vista delle tecnologie da adoperare, il CLO deve rispondere alle aspettative dei lavoratori più giovani, dovrà dunque essere attento alle metodologie didattiche più innovative e tecnologiche, usare a supporto della formazione anche i social network e pianificare di volta in volta una metodologia che risponda ai bisogni del momento.
Per scoprire come si svolge il lavoro di un Chief Learning Officer in azienda leggi la scheda che segue!