In principio c’era la
macchina da scrivere, la mitica Lettera 22 che ha fatto sognare generazioni di aspiranti giornalisti, il taccuino in tasca e la penna nel taschino. In redazione c’era il titolista, il correttore di bozze e il grafico di vecchia generazione. Negli ultimi 20 anni, la professione del giornalista si è rivoluzionata radicalmente, dal pc all’uso di internet, dal giornale cartaceo alla testata web, oggi poi il
digitale, soprattutto con l’uso dello
smartphone, ha rivoluzionato l’intero modo di comunicare e di fare giornalismo.
Il
web, ma ancor di più l’interazione costante con i
social network, ha mutato i tempi e il modo di dare una
notizia. In questo universo, in radicale evoluzione, il
giornalista 4.0 assomiglia solo vagamente al vecchio giornalista, con lui però deve necessariamente avere in comune il rispetto dei
criteri deontologici. Anche il giornalista digitale, infatti, ha il dovere di rispettare il lettore a cui deve fornire un’
informazione corretta e veritiera, deve accertare le fonti e capire la notiziabilità di un evento e di un fatto.
Al giornalista 4.0 compete un’ottima base linguistica e il rispetto della famosa
regola delle 5 W mai tramontata (
who, what, where, when, why). Il nuovo giornalista, però, deve avere altre qualità, altrimenti rischia di soccombere nel mondo della rete. Deve saper colloquiare sui social. Da
Facebook a
Twitter, anche se non ne conosce gli
algoritmi deve per forza di cose sapere che questi ne hanno uno e adeguarvisi. Deve capire che un
articolo in digitale per essere letto deve essere scritto in modo chiaro e conciso, deve contenere le parole chiavi (le
keywords), quel piccolo miracolo che permette il posizionamento su Google e dunque di essere trovato sul web. Ma non solo, le sue competenze si allargano e inglobano criteri base di informatica, di analisi e grafica. Il nuovo giornalista per essere al passo con i tempi deve sapere scattare foto, girare video, usare droni, scrivere e mettere online contenuti che deve poi condividere sui social. Del resto, nell’era del digitale e del mobile, basta uno smartphone per esercitare al meglio questa professione.
Ci sono tantissime App che aiutano il giornalista 4.0, diventato un vero e proprio professionista del digitale che può esercitare questo mestiere per una redazione o per conto proprio: basta un blog o un sito web per conquistarsi la propria fetta di mercato e il proprio pubblico di lettori. Per essere giornalisti 4.0 di successo non basta, però, essere dei semplici web content manager, serve molto di più. Ci vuole fiuto, curiosità, originalità oltre a una buona connessione internet.