La “diversità” come valore aggiunto, arricchimento, non come sinonimo di problema. È questa la visione che orienta il cammino di chi ha conosciuto da vicino la condizione delle persone con disabilità e, segnatamente, delle persone con sindrome di Down, di chi la vive all’interno del proprio nucleo familiare e di chi si impegna nel creare le migliori condizioni sociali e lavorative possibili.
Non solo ostacoli e difficoltà, dunque, nel percorso che porta alla loro piena inclusione. Lo testimoniano le tante associazioni presenti sul territorio nazionale e attive su questo fronte: solo al CoorDown –Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down – ad oggi ne aderiscono 72.
Anche grazie a realtà associative come questa, i giovani hanno l’opportunità di formarsi e apprendere un mestiere attraverso tirocini e percorsi mirati all’interno di aziende e strutture che ne fanno richiesta. Le storie di autonomia e inserimento non sono ancora sufficientemente numerose, come indicano i dati elaborati dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle Persone con Disabilità – OND, aggiornati al 2013: gli inserimenti lavorativi si attestano attorno al 12 per cento.
Ma, accanto ai freddi numeri, esistono esperienze significative dal valore straordinariamente positivo: è il caso del Milleluci Cafè di Firenze. Il locale, sostenuto dall’Unicoop Firenze, è gestito da cinque ragazzi con disabilità intellettiva, affiancati dal resto del personale, e altri sette si alternano durante l’anno.
C’è poi l’esempio virtuoso del progetto “WOW! Wonderful Work”, un network nato con l’obiettivo di promuovere l’integrazione sociolavorativa delle persone con SD mettendole in contatto con le aziende e aiutandole, attraverso analisi e strumenti ad hoc, nella comprensione e nello sviluppo del proprio potenziale. A tale scopo le associazioni AGPD - Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down, Capirsi Down Monza e Vivi Down di Milano, ideatrici del progetto, si avvalgono della collaborazione degli specialisti di Risorse umane di BNL Gruppo BNP Paribas. Nell’ambito di “WOW!” rientra, inoltre, l’iniziativa realizzata con Federfarma Milano che coinvolge i ragazzi con SD – cinque in questa prima fase – nelle farmacie di Milano, Monza e Lodi.
Ecco, allora, da dove partire, da esperienze come queste, per imparare a guardare oltre gli ostacoli e raggiungere mete importanti… ma non impossibili.
Nell’intervista che segue abbiamo raccolto la testimonianza di Rita Le Piane, membro del Comitato direttivo di CoorDown e madre di una ragazza con sindrome di Down.