Startup e innovazione, la crescita della Space Economy in Italia
Investimenti e nuove aziende rendono l'ecosistema del settore sempre più attrattivo
La Space Economy è un settore in forte crescita nel mercato italiano. Le attività spaziali sono sempre più frequenti e coinvolgono anche altri comparti economici, trasversali. Secondo i dati stimati dello Space Economy Report di Novaspace, il mercato globale del 2024 ha visto investimenti per 596 miliardi di dollari. Anche in Italia il settore spaziale assume un ruolo sempre più importante, da ambito di nicchia a comparto strategico: con investimenti pari a 7,3 miliardi di euro entro il 2026, il nostro Paese si posiziona tra i leader europei, alle spalle solo di Germania e Francia.
A fare da traino a tutto il comparto, in particolare, le telecomunicazioni e la navigazione satellitare. In questo senso, la Regione Liguria ha appena varato un bando da 2 milioni di euro interamente dedicato a sostenere le imprese della Space Economy. La misura intende promuovere, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto, lo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi a valore aggiunto basati sull’utilizzo dei dati e dei servizi dei sistemi satellitari di telecomunicazione, navigazione e osservazione della Terra.
Sono stati individuati, a tal proposito, quattro settori strategici:
- infrastrutture critiche (applicazioni per accrescere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto e delle reti di distribuzione di energia e di fluidi liquidi e gassosi);
- ambiente (applicazioni inerenti il monitoraggio ambientale, la gestione delle risorse naturali, la prevenzione e la gestione dei disastri naturali);
- nuclei urbani (applicazioni utili al contrasto degli impatti dei cambiamenti climatici sui nuclei urbani, per la mobilità e i trasporti, per la gestione del monitoraggio ambientale urbano, prevenzione e gestione dei rischi urbani);
- salute (applicazioni per migliorare diagnosi, trattamento, prevenzione e monitoraggio sanitario).
Sarà possibile presentare domanda di partecipazione accedendo al sistema “Bandi on line” di Filse, il soggetto tecnico che supporta e assiste la Regione Liguria e gli altri enti territoriali liguri nella progettazione, definizione e attuazione delle politiche e degli interventi a sostegno del sistema economico regionale.
Ma è tutta l'industria italiana a guardare con interesse sempre maggiore al settore: secondo i dati rilevati da Unicusano, l’Italia è il terzo Paese finanziatore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con un contributo pari al 15% del totale. Nel dettaglio, l’Italia è coinvolta in missioni di rilievo globale, tra cui ExoMars 2028, dedicata all’esplorazione del pianeta Marte, e Argonaut Lander, progettato per l’atterraggio lunare. Particolarmente significativi anche i programmi Iride e Platino, che sfruttano la tecnologia satellitare per il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze terrestri. Tra i sistemi chiave già operativi si segnalano Galileo, per la navigazione ad alta precisione, e Copernicus, per il monitoraggio climatico avanzato.
Ancora, fra i motori trainanti della crescita della Space Economy nel mercato italiano si trova l’Osservazione della Terra, con un valore complessivo di 290 milioni di euro nel 2024 (un dato calcolato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano), che rappresenta il 28% in più rispetto al 2023.
Senza dimenticare l’ecosistema delle startup nella Space Economy: con 170 milioni di euro raccolti nel 2024 e una concentrazione su un numero limitato di realtà, dimostra come l’Italia sia indietro rispetto ad altri settori tecnologici. In questo quadro, le nuove aziende devono trovare un terreno fertile per crescere. Una base promettente perché le startup italiane della Space Economy possano stimolare l’innovazione proponendo nuove tecnologie, prodotti e soluzioni, ma anche nuovi approcci di mercato, verso un’evoluzione di servizi rivolti agli utenti finali, accompagnando l’espansione del settore in un futuro sempre più prossimo.