Clean technologies: la nuova frontiera dell'industria per la neutralità climatica
La Commissione europea ha appena lanciato un invito a presentare progetti su piccola scala nell’ambito del Fondo per l’Innovazione
Raggiungere la neutralità climatica è un obiettivo che l’Unione europea si è data ormai da tempo, fissando come orizzonte l’anno 2040. Il conseguimento di questo traguardo è legato alla transizione ecologica delle attività industriali: in particolare, la strategia è di portare l’industria delle tecnologie pulite (clean technologies) al 40% del mercato comune europeo, al massimo per la fine del decennio. In questa ottica si inseriscono numerose iniziative e programmi che puntano a stimolare e incentivare le imprese: la Commissione europea ha appena lanciato un invito a presentare progetti su piccola scala nell’ambito del Fondo per l’Innovazione (Innovation Fund), con un bando da 100 milioni di euro per progetti su piccola scala con una spesa in conto capitale compresa tra 2,5 e 7,5 milioni di euro.
Nel dettaglio, Il fondo finanzierà fino al 60% della spesa totale di ogni proposta progettuale in caso venisse selezionata. Il fine ultimo è favorire la sopravvivenza di piccole imprese impegnate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche pionieristiche, così da aiutarle ad entrare nel mercato evitando i classici rischi della commercializzazione. Il finanziamento, naturalmente, è strettamente legato alle performance delle imprese, in modo tale che maggiore sarà il potenziale di abbattimento delle emissioni di gas serra di un progetto (rispetto alle tecnologie convenzionali), maggiori le probabilità di essere selezionato e quindi finanziato. Ma otterranno punteggi alti tutti quei progetti che mostrano maturità tecnologica, efficienza energetica, alto contenuto innovativo e che consenta ampie ricadute positive sul territorio.
Per quanto riguarda i tempi, le domande possono essere presentate sul portale “Finanziamenti e Gare” dell’Unione europea, dove sono disponibili informazioni sulla procedura. I candidati saranno informati dei risultati della valutazione nel primo trimestre del 2024 e le sovvenzioni per i progetti vincitori dovrebbero essere concesse nel giugno dello stesso anno. “Le diverse tecnologie in fase di sviluppo ci aiuteranno a ridurre le emissioni ea stimolare l’occupazione e la crescita in Europa. Il Fondo per l’innovazione contribuirà a portarle sul mercato. I progetti innovativi su piccola scala di oggi potranno rivoluzionare il modus operandi di intere industrie di domani”, ha commentato in una nota Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo.
Del resto, il passaggio alla Clean technology è vissuto come cruciale dalle stesse imprese italiane: uno studio realizzato a gennaio 2023 da Innovatec, intitolato “Sostenibilità ambientale, efficienza energetica ed economia circolare nelle aziende italiane”, ha dimostrato come il 70% delle imprese italiane è convinto che la sostenibilità abbia un impatto positivo sul business. Secondo la ricerca, ancora, le aziende italiane riconoscono la rilevanza della sostenibilità: i vantaggi attesi per gli investimenti in sostenibilità sono prima di tutto economici (55%) e in secondo luogo legati alla reputazione e all’immagine aziendale (45%). In questo quadro, le imprese più propense agli investimenti nel settore sono quelle operanti nel settore dell’energia, agricoltura, alimentare e tessile. Le principali aree di intervento riguardano una maggiore efficienza energetica (44%), maggiori investimenti in tecnologie verdi e pulite (23%) e percorsi di formazione (10%).
Tra gli ostacoli principali, invece, vengono menzionati la mancanza di competenze, i costi elevati delle materie prime, la mancanza di incentivi e una burocrazia eccessiva. Proprio per questo, bandi come quello promosso dall'Unione europea possono rivelarsi di fondamentale importanza per centrare lo straordinario risultato della neutralità climatica entro le date prefissate.