Combattere l’esclusione sociale e lavorativa: il Supporto per la formazione e il lavoro
La misura, istituita dal Decreto Lavoro e attiva dal 1 settembre 2023, vuole favorire l’ingresso nel mercato del lavoro
Sono persone a rischio povertà o esclusione sociale coloro che hanno un reddito insufficiente per far fronte alle necessità primarie per sé e la propria famiglia, o vivono in condizione di deprivazione socioeconomica o hanno uno scarso accesso al mercato del lavoro; sono le tre condizioni che definiscono lo stato di povertà o esclusione sociale e nel 2022, secondo i dati Istat, le persone in questa situazione sono poco meno di un quarto della popolazione (24,4%), quasi come nel 2021 (25,2%). La ripresa dell’economia ha ridotto la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021) ma rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1%).
In questo contesto, è stato introdotto il “Supporto per la formazione e il lavoro”, la misura istituita dal Decreto Lavoro 2023 (D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in legge 3 luglio 2023, n. 85, da poco pubblicata in Gazzetta Ufficiale).
Con la specifica finalità di attuare azioni concrete per favorire l’inclusione sociale e lavorativa, tale misura vuole stimolare l’attivazione al lavoro attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.
Il Supporto per la formazione e il lavoro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con qualsiasi altro strumento di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.
Lo strumento sarà attivo verso la fine dell’estate, precisamente dal primo settembre 2023, e potrà essere utilizzato da tutti i componenti del nucleo familiare, di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell'ISEE familiare non superiore a 6.000 euro annui (che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione).
Per partecipare ai percorsi di formazione e orientamento occorre fare richiesta telematicamente attraverso la piattaforma del SIISL (“Sistema informativo inclusione sociale e lavorativa”, attiva da settembre). In seguito, la persona interessata viene convocata dai servizi per il lavoro per sottoscrivere un patto di servizio personalizzato e potrà così ricevere offerte di lavoro o inserirsi autonomamente in percorsi di formazione.
Attraverso la piattaforma può quindi ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, oppure essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti pubblici o privati, accreditati alla formazione (dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali). Possono essere previsti anche percorsi formativi del Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A beneficio dell’impegno, dell’interesse e della fattiva collaborazione, l’interessato riceve 350 euro mensili solo a seguito dell’attivazione del patto di servizio. Il beneficio economico è erogato per tutta la durata del progetto, entro un limite massimo di 12 mensilità mediante bonifico mensile da parte dell'INPS.
Occorre aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche in via telematica, della partecipazione a tali attività. In mancanza di conferma, il beneficio è sospeso.
Un chiaro segnale di serietà e di effettiva volontà da parte dell’interessato a intraprendere un percorso formativo o di inserimento lavorativo, con l’obiettivo finale di porre fine allo stato di esclusione sociale e contribuire all’aumento generale di occupabilità nel nostro Paese.