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Europa Digitale, il nuovo programma per l’innovazione tecnologica

Rafforzare la sovranità tecnologica europea. Immettere sul mercato soluzioni digitali a vantaggio dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle impres…

24 nov 2021
4 minuti di lettura

Rafforzare la sovranità tecnologica europea. Immettere sul mercato soluzioni digitali a vantaggio dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, attraverso investimenti in settori come l’intelligenza artificiale, gli spazi cloud e di dati, le infrastrutture di comunicazione quantistica, le competenze digitali avanzate. Sono queste le linee d’intervento fondamentali di Europa Digitale, il progetto adottato dalla Commissione europea per proiettarsi nel futuro. Lo stanziamento ammonta a due miliardi complessivi e riguarda tre programmi di lavoro, nei quali si delineano gli obiettivi e i settori tematici specifici destinati a ricevere i finanziamenti.

“Con il programma Europa digitale stiamo costruendo infrastrutture digitali sicure e sostenibili. Consentiamo inoltre alle imprese di godere di un migliore accesso ai dati o di utilizzare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale – ha spiegato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva al digitale – Il programma prevede anche investimenti volti a garantire che gli europei siano dotati delle competenze giuste per partecipare attivamente al mercato del lavoro. L’obiettivo è fare in modo che in Europa tutti – cittadini, imprese e amministrazioni – possano beneficiare di soluzioni tecnologiche pronte per il mercato.” Tre, come accennato, i programmi di lavoro stabiliti dal progetto, suddivisi in due aree di lavoro specifiche: la prima si concentra sui finanziamenti nel settore della cybersicurezza, con una dotazione di 269 milioni fino alla fine del 2022, mentre la seconda riguarda sulla creazione e la gestione della rete di poli europei dell’innovazione digitale, con un bilancio di 329 milioni fino alla fine del 2023.

Gli investimenti riguarderanno la realizzazione di spazi comuni di dati, destinati a facilitare la condivisione transfrontaliera dei dati per le imprese e per il settore pubblico, nonché la realizzazione di un’infrastruttura e di servizi cloud to edge federati, ossia una struttura portante di soluzioni digitali che garantirà flussi di dati sicuri. Inoltre, si punta alla creazione di strutture di prova e sperimentazione per soluzioni basate sull’Intelligenza Artificial, con l'obiettivo di affrontare le principali sfide che ci attendono, dai cambiamenti climatici all’assistenza sanitaria sostenibile. Un altro progetto chiave, invece, è la realizzazione del supecomputer quantistico EuroQCI, che offrirà un’elevata resilienza agli attacchi informatici. Interessante anche i progetti in ambito di competenze: è previsto il finanziamento di master nelle principali tecnologie digitali avanzate per promuovere le competenze digitali, oltre a iniziative come i corsi accelerati per la digitalizzazione destinati alle Pmi.

I primi inviti, aperti alle imprese, alle organizzazioni e alle amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell’UE, nonché ai soggetti di altri paesi associati al programma Europa digitale, sono stati lanciati già nel mese di novembre. La prima linea, con oltre 415 milioni di euro entro il 2022, è destinata ai seguenti settori: infrastrutture “cloud to edge”, spazi di dati, intelligenza artificiale, comunicazione quantistica, sviluppo delle competenze digitali, progetti che promuovono un internet più sicuro, che lottano contro gli abusi sessuali sui minori e la disinformazione. In questa linea rientrano anche la creazione e l’attuazione della rete dei poli europei dell’innovazione digitale, destinati a sostenere imprese private, comprese le Pmi e le startup, e il settore pubblico nella trasformazione digitale. I poli offriranno accesso alla sperimentazione tecnologica e sostegno alla trasformazione digitale delle organizzazioni private e pubbliche in tutta Europa, comprese le amministrazioni a livello nazionale, regionale o locale.

Il secondo invito, invece, con una dotazione di 43 milioni, sosterrà la cybersecurity nel settore sanitario, la creazione di una rete di centri nazionali di coordinamento per aiutare gli Stati membri ad attuare la legislazione dell’UE in materia di cybersicurezza. “Ci troviamo nel decennio digitale europeo. Entro il 2030 saranno i dati, il cloud, l’edge computing e il calcolo quantistico a trainare l’innovazione industriale e sociale, creando nuovi modelli di business”, ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno. “I 2 miliardi di euro di investimento annunciati oggi consentono alle imprese europee di tutte le dimensioni, in particolare le start-up, di cogliere diverse opportunità presenti su mercati in rapida crescita – ha precisato Breton – e doteranno gli europei delle competenze necessarie per potersi realizzare in un ambiente digitale sicuro, rafforzando la nostra sovranità tecnologica”.
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