Lavoretto estivo? Sì, ma con tutele per i ragazzi

Per gli studenti minorenni che cercano un impiego a breve termine ci sono diverse opportunità, ma bisogna conoscere condizioni e norme

11 giu 2025
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Con l’arrivo della stagione estiva, cresce anche l’interesse da parte degli studenti minorenni (e delle loro famiglie) verso un lavoro temporaneo. Questa scelta può rappresentare un’occasione preziosa per avvicinarsi al mondo del lavoro, acquisire competenze pratiche e ottenere una prima forma di autonomia economica. Tuttavia, è fondamentale conoscere i limiti imposti dalla normativa italiana, che tutela i giovani lavoratori con regole specifiche e vincolanti.
Secondo la legge italiana, l’età minima per poter iniziare a lavorare è di 16 anni, a condizione che il minore abbia assolto l’obbligo scolastico (che si completa generalmente al termine del primo biennio delle scuole superiori).
Per i ragazzi di 15 anni, è possibile lavorare solo all’interno di percorsi di apprendistato di primo livello, integrati con la formazione scolastica.
Chi ha meno di 15 anni, invece, non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa regolare, nemmeno durante i mesi estivi.
Per questi giovani lavoratori anche l’orario deve essere regolamentato con precisione:

  • massimo 8 ore al giorno e 40 ore settimanali per i minori di 18 anni;
  • divieto assoluto di lavoro notturno, un minorenne non può lavorare tra le 22 e le 6 del mattino (o tra le 23 e le 7, in base al contratto applicato);
  • pausa obbligatoria;
  • riposi settimanali, i giovani lavoratori hanno diritto ad almeno due giorni di riposo consecutivo a settimana, di cui almeno uno preferibilmente coincidente con la domenica.

I settori in cui i ragazzi possono mettersi in gioco sono diversi. A volte basta fare un giro tra gli esercenti commerciali del proprio Comune e dintorni per trovare diverse opportunità. Sono molteplici, infatti, gli ambiti dove si può svolgere una prestazione lavorativa durante la stagione estiva, ad esempio:

  • turismo e ristorazione;
  • eventi promossi sul territorio, con mansioni come volantinaggio e consegne;
  • agricoltura, per la raccolta stagionale;
  • educativo e servizi alla persona quale tutoraggio e baby-sitting.

Ovviamente, le mansioni devono essere appropriate all'età e non comportare rischi per la salute o sicurezza.
Infatti, sono vietati tutti i lavori che:

  • comportano esposizione a sostanze tossiche o pericolose;
  • prevedono l’utilizzo di macchinari complessi o potenzialmente dannosi;
  • implicano uno sforzo fisico eccessivo o turni prolungati;
  • includono la somministrazione o il contatto diretto con bevande alcoliche.

Quali sono i documenti richiesti per l’assunzione di un minorenne?

  • contratto regolare di lavoro, in forma scritta, con indicazione chiara delle mansioni, dell’orario e della retribuzione;
  • certificato di idoneità al lavoro rilasciato dal medico competente dell’ASL;
  • consenso scritto di un genitore o tutore legale.

Il datore di lavoro ha inoltre il dovere di garantire un ambiente sicuro e conforme alle normative di sicurezza sul lavoro, con una formazione adeguata, assicurando inoltre pagamento via conto corrente o prepagata, in quanto non sono ammessi pagamenti in contanti.
Il lavoro estivo può rappresentare un’occasione educativa e formativa importante per i giovani, a patto che sia svolto nel rispetto delle normative vigenti e in un contesto tutelato. Famiglie, studenti e datori di lavoro devono cooperare per garantire esperienze positive, sicure e conformi alla legge. Un impiego estivo ben gestito può costituire un primo passo verso una futura carriera lavorativa consapevole e solida.

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