Shop Local: a Natale i regali si comprano sotto casa
Gli italiani preferiscono il negozio fisico e a Natale supportare l’economia locale diventa un pretesto per fare esperienze immersive grazie all’innovazione tecnologica
“Shop local” è un’iniziativa nata durante il lockdown, a seguito dei vari periodi di riapertura, per aiutare i negozi in crisi durante quel periodo delicato e incoraggiare i consumatori a comprare presso le realtà commerciali della propria città. Si parlava, infatti, di un potenziale soppiantamento degli e-commerce sull’esperienza di shopping tradizionale, una preferenza che sembrava stesse crescendo al punto da portare diverse realtà ad aggiungere il servizio extra di consegna a domicilio. Non era più, infatti, preclusa solo ai negozi di alimentari e alla ristorazione, ma anche alla rivendita di oggettistica e abbigliamento.
Con la chiusura del periodo di lockdown e la riapertura delle attività commerciali, il settore retail in Italia ha ricominciato a essere un’esperienza fisica e legata alle vie dello shopping. Almeno per i negozi e i franchise sopravvissuti al periodo critico. Un ulteriore elemento da considerare è la trasformazione epocale negli ultimi anni, guidata dall’innovazione tecnologica.
A confermare questo andamento è “Shopfully”, tech company specializzata nel drive to store, che ha reso pubblico lo studio europeo The State of Shopping 2024 dedicato all’approccio dei consumatori verso i negozi “fisici” e gli e-shop. L’indagine è stata condotta nei primi mesi del 2024 in 8 paesi europei (Austria, Bulgaria, Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Italia e Romania). Dalla ricerca emerge che solo l’8% preferisce acquistare online, mentre il 92% continua a frequentare i negozi fisici. L’Italia risulta essere il Paese in cui il negozio fisico riscontra maggiore gradimento: solo il 5% acquista preferibilmente online, il 65% preferisce i negozi mentre il 30% acquista su entrambi. Nella classifica della bassa preferenza per l’e-commerce siamo preceduti solo da Romania e Ungheria con il 3%. La preferenza per i negozi fisici è leggermente più marcata in Ungheria (68%) ma l’Italia è al secondo posto.
Quindi il settore retail, in Italia, rimane prolifico nella sua presenza fisica? Pare di sì, soprattutto se si resta continuamente aggiornati e ci si adatta gradualmente alle esigenze digital del consumatore con servizi online e investendo nel marketing. La digitalizzazione fa la differenza, al punto che le aziende, dalle catene ai singoli brand, non possono prescindere da figure con competenze social, di sviluppo digitale, di data science e di visual design.
In tal senso, le figure professionali più “nuove” del retail che stanno diventando fondamentali nel settore sono:
- Store manager e visual merchandiser: responsabili del primo impatto fisico del pubblico con il negozio, sia a livello visivo sia per interazione umana.
- Data analyst: fondamentale per intercettare tramite sondaggi e ricerche le preferenze dei consumatori per tenersi aggiornato.
- Digital marketing manager: questa figura, soprattutto se specializzata nella gestione di più canali di vendita, può fare la differenza elaborando strategie di marketing per promuovere il brand e il prodotto attraverso i canali online.
A livello nazionale è stata rilevante l’iniziativa #ComproSottoCasa, che dopo quattro anni è ancora un elemento di valorizzazione del brand Confcommercio che unisce le comunità “aggregate” dalle attività commerciali e di servizio nelle aree metropolitane e nei centri storici. Conseguentemente, con l’inizio del periodo natalizio, il Comune di Vibo Valentia ha aderito alla campagna di Confesercenti Fismo dal titolo #acquistosottocasa, un’altra iniziativa pensata per sensibilizzare i consumatori sull’importanza di acquistare nei negozi fisici della città sostenendo così l’economia locale e di conseguenza lo sviluppo del territorio. Gli acquisti natalizi si rivelano l’occasione migliore per spingere queste iniziative e organizzare eventi su tutto il territorio, con serate dedicate piene di intrattenimento e segnate da sconti vantaggiosi per i consumatori.