Suncol, la startup che coniuga fotovoltaico ed edilizia
Grazie all'intuizione di utilizzare un materiale da edilizia come pannello solare, la giovane azienda ha vinto il Premio Cambiamenti 2022
Energia pulita, uso dei fonti energetiche alternative, consumi più sostenibili e abbattimento dei costi energetici. Sono i vantaggi del fotovoltaico che in Italia è chiamato a ricoprire un ruolo fondamentale nell’orientamento “green” che deve avere il nostro Paese per rispettare gli obiettivi europei 2030. Negli ultimi anni il numero di impianti installati in Italia è più che decuplicato e il mercato è in espansione; in questo contesto si inserisce l’idea innovativa di Suncol, la startup nata nel 2021 che vuole coniugare fotovoltaico ed edilizia, ambiente ed estetica, e che ha vinto, grazie alla sua intuizione, il Premio Cambiamenti 2022.
“Suncol nasce nel 2021, in risposta al continuo bisogno di ricerca e miglioramento di un prodotto nato quasi per caso dalla collaborazione di 2 aziende: Glassfer e Sunage. Il prodotto infatti vede i suoi primi prototipi nel 2018, la startup è nata qualche anno più tardi come spin off delle 2 aziende improntata su ricerca e sviluppo e su commercializzazione”, spiega Carloemanuele Pina, 34 anni, Ceo di Glassfer e ingegnere gestionale. Glassfer ha un'esperienza di più di 70 anni nel campo della lavorazione del vetro piano e ha sempre lavorato nel campo delle facciate e del rivestimento edilizio.
Gazmend Luzi, 57 anni, è invece proprietario di Sunage, ingegnere meccanico, arriva dal mondo dei moduli fotovoltaici “classici”: è un produttore di tecnologie fotovoltaiche innovative, è nel mercato Svizzero da più di quindici anni. Luzi capita per caso circa 5 anni fa nell’azienda Glassfer, e incontra Carloemanuele Pina, quarta generazione dell’azienda. Luzi quel giorno cercava un metodo per mascherare le celle fotovoltaiche, avendo quindi l’idea che avrebbe fatto da scintilla per il futuro prodotto. Carloemanuele, entusiasta dell’idea, utilizzò tutti i prodotti in vetro già esistenti per cercare il risultato sperato, ma nulla era in grado di nascondere in maniera efficace ed elegante le celle. La risposta è arrivata dopo un’intuizione di Carloemanuele e venne in breve tempo prodotto il primo prototipo di Suncol.
L'unione delle conoscenze e competenze dei due imprenditori fa quindi nascere Suncol, in grado di unire l'efficienza tecnologica svizzera con la sapiente lavorazione del vetro tipica del Made in Italy. In cosa consiste il vantaggio per l'ambiente? “Suncol è un prodotto che unisce due mondi, quello dell’edilizia e quello della produzione di energia – spiega Pina -. Essendo essenzialmente un pannello fotovoltaico presenta tutti i vantaggi dei classici pannelli fotovoltaici, ovvero sfrutta l'energia solare per produrre energia (energia green appunto); dall’altra essendo un materiale da edilizia riesce in quanto tale a integrarsi meglio nell’ambiente e nel contesto urbano in cui viene installato, non deturpando l’ambiente come i classici pannelli fotovoltaici. Rispetto agli altri materiali da costruzione, questo è l’unico materiale che si ripaga nel tempo, perché produce energia e quindi valore”. Il valore aggiunto è che si adatta a qualsiasi superficie architettonica: dal tetto alla facciata l'intero edificio diventa capace di produrre green energy.
La startup è stata avviata da poco e i founder non nascondono le difficoltà di coniugare due ambiti diversi. “Unire 2 mondi non è un’impresa semplice - spiega il giovane imprenditore -. Fotovoltaico ed edilizia viaggiano a ritmi diversi, i clienti sono diversi, i professionisti che utilizzano i prodotti sono diversi. A questo aggiungiamo la difficoltà di unire estetica ed efficienza (dal punto di vista di produzione di energia): senza entrare troppo nello specifico, se aumentiamo l’intensità del colore per rendere più bello il pannello, diminuiamo la quantità di luce che assorbe il pannello. Questo equilibrio è molto sottile. Avviare la startup in Italia devo dire che è stato un procedimento molto snello e per ora tutto quello che abbiamo fatto è stato autofinanziato”.
Dopo l’impegno iniziale è arrivata la soddisfazione del Premio Cambiamenti 2022, che viene indetto da CNA e premia le nuove imprese italiane che hanno avuto il coraggio di esprimere innovazione ed essere portatrici di cambiamento.
“Sicuramente la sensibilità alla tematica green è in forte aumento in tutti i settori, tuttavia ricevere un riconoscimento come il Premio Cambiamenti ci ha confermato l'evoluzione di questa tendenza e ha dato una conferma soprattutto al percorso che abbiamo intrapreso. Questo premio ci sta dando visibilità e sta aiutando la diffusione dell'ideologia Suncol, una visione delle smart city in grado di rivoluzionare il concetto di edifici, di rendere il mondo un posto migliore e indipendente da forme inquinanti di energia e di edilizia”, racconta Pina. Ed è solo l’inizio, poiché partendo da mercati di nicchia come quello svizzero, Suncol vuole consolidare la propria posizione per espandersi internazionalmente. “L'Europa è il continente più avanzato nelle applicazioni BIPV (building integrated photovolatic), seguito da Stati Uniti dove l'interesse è in forte aumento – spiega l’imprenditore -. Suncol essendo un nuovo materiale da costruzione si rivolge principalmente agli studi di architettura, che devono essere formati per progettare opere green capaci di autogenerare energia.
Tuttavia abbiamo molti progetti in essere in Svizzera, numerosi progetti che stando prendendo forma in Italia, soprattutto a Milano e nel resto d’Europa. Stiamo avviando delle collaborazioni commerciali e non solo in Africa e negli Emirati Arabi e fatto dei progetti pilota in America per importanti società Hi-tech. Il futuro è tutto in divenire, le politiche ambientali sembrano sposare appieno la nostra filosofia e sempre più architetti e progettisti si stanno formando per accogliere questa nuova opportunità”, conclude Pina.