Tra resilienza e sostenibilità: la nuova frontiera dell’industria 5.0
L’attenzione è sulle tecnologie e sui cambiamenti che queste ultime possono abilitare sul fronte dei processi e dei modelli di business
Tre pilastri per rappresentare una nuova fase nella storia dell’industrializzazione: umano-centrismo, resilienza e sostenibilità. In questa visione, l’attenzione passa dalle tecnologie e dai cambiamenti che queste possono abilitare sul fronte dei processi e dei modelli di business a questi tre valori che devono alimentare, a tutti i livelli, gli sforzi delle imprese. Si tratta del modello noto come “Industria 5.0”, con le sue tecnologie abilitanti chiave: a partire dalle industrie manifatturiere concentrate sull’iterazione uomo-macchina, fino all’utilizzo di piattaforme in cloud che controllano i servizi di produzione e vengono utilizzate in modo ottimizzato in termini di costi, e ancora agli ospedali intelligenti con funzionalità in tempo reale.
Con un approccio di questo genere, l’attenzione passa dalle tecnologie e dai cambiamenti che queste possono abilitare sul fronte dei processi e dei modelli di business a questi tre valori che devono alimentare, a tutti i livelli, gli sforzi delle imprese. Un percorso che la Commissione europea intende delineare e sostenere, rivedendo o comunque superando il modello precedente. Il paradigma è costituito da benessere e inclusione sociale: un tema che ha acquisito maggiore rilevanza negli ultimi anni in seguito a una sempre più progressiva digitalizzazione – e il cambiamento, quindi, dei modelli lavorativi “tradizionali” – e un’evoluzione dei valori sociali accelerati anche da eventi di shock (come quello della pandemia) che hanno spinto le persone a vedere la dimensione lavorativa sotto un’ottica diversa.
Tra i punti chiave, la sostenibilità, ma anche una serie di concetti che disegnano la nuova frontiera dell'Industria 5.0:
- alfabetizzazione digitale;
- progettazione e analisi critica delle applicazioni di Intelligenza Artificiale;
- approcci di gestione e di leaderhip Problem Soving e Design Thinking;
- sicurezza tecnologica organizzativa e ambientale degli ambienti di lavoro;
- mentalità interculturale, multidisciplinare;
- consapevolezza e cultura della protezione dei dati personali;
- doti comunicative;
- capacità di gestire la complessità.
Un percorso che dalla convergenza cyber-fisica, resa possibile dall’IoT, dalla trasformazione digitale industriale, dall’iper-automazione, dalla robotica avanzata e dall’analisi dei Big Data, si sposta inesorabilmente verso una dimensione più umana, sociale e ambientale. Per incentivare la transizione, la Commissione europea ha lanciato l’edizione 2023 del Premio Industria 5.0, dedicato ai progetti finanziati dall’Ue i cui risultati rendono l’industria europea incentrata sull’uomo, resiliente e sostenibile. Un’occasione per mettere in luce i progetti innovativi che contribuiscono a realizzare le priorità della Commissione e per sensibilizzare l’opinione pubblica, fare il punto sull’attuazione dell’Industria 5.0 nei programmi di ricerca e innovazione e sviluppare il quadro di riferimento per il futuro.
I progetti saranno valutati da una giuria indipendente di alto livello proveniente dall’industria, dalla società civile, dalle parti sociali e dal mondo accademico. Il vincitore riceverà supporto alla comunicazione e visibilità sui canali della Commissione europea, compresa la promozione sui social media e un articolo sulla rivista Horizon. I finalisti saranno invitati alla cerimonia di premiazione durante le giornate annuali della ricerca e dell’innovazione nell’ottobre 2023, dove potranno presentare i loro lavori.