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Formazione e apprendimento: i progetti per l'inclusione sociale

Per favorire il coinvolgimento delle persone più deboli e rendere più aperta e solidale la società, istituzioni e associazioni stanno dando vita a progetti di inclusione sociale, lavorativa ed economica

16 feb 2022
3 minuti di lettura

Rispondere alle diverse situazioni di vulnerabilità presenti sul territorio, dai giovani che non studiano e non lavorano fino alle persone con differenti forme di disabilità. In una fase delicata come quella presente, condizionata ancora dalla pandemia e da un'economia in rilancio, appare centrale il tema del sostegno alle categorie in difficoltà, portando sostegni e incentivi adatti per innescare un circolo virtuoso all'insegna dell'inclusione.

Proprio per questo, con l'obiettivo di favorire il coinvolgimento delle persone più deboli e rendere più aperta e solidale la società, diverse istituzioni e associazioni stanno dando vita a progetti di inclusione sociale, lavorativa ed economica. Come nel caso, ad esempio, del progetto N.O.I., Network per l'Occupabilità e l'Inclusione, organizzato dall'Agenzia sarda per le politiche sul lavoro, Aspal: finanziato dal Por Fse Sardegna 2014-2020, il progetto ha lo scopo di costruire una rete regionale per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, sperimentando la costruzione di una rete di servizi per il collocamento mirato, volto a rendere efficace la presa in carico del cittadino da parte dei centri per l'impiego della Sardegna. Un sostegno che passa dal supporto alle associazioni del Terzo settore, rilanciando attività di formazione a scopo inclusivo: progetti che rappresentano anche iniziative contro le discriminazioni in ambito lavorativo. Progetti analoghi sono in arrivo anche in Emilia Romagna e Calabria, anche grazie alla leva finanziaria costituita dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: la giunta emiliano-romagnola, in particolare, ha appena stanziato risorse per oltre 1,37 milioni destinate a finanziare interventi formativi, azioni di informazione, animazione e comunicazione e incentivi per adeguare e allestire le fattorie sociali. In questo modo si crea la possibilità, per le aziende agricole, di allargare la attività con al centro la fattoria, che diventa il luogo in cui il lavoro può diventare opportunità per le persone più fragili, ma anche nuova fonte di integrazione al reddito per le imprese.

D'altro canto, passando al Nord Est, la provincia del Trentino partecipa attivamente al programma C.o.p.e., un progetto europeo dedicato all’inclusione sociale dei Neet, ovvero dei giovani esclusi da programmi formativi, di studio e dal mercato del lavoro. L'iniziativa, dedicata a giovani della fascia di età 15 -29 anni, punta a costruire una rete locale di prossimità, per raggiungere i Neet attraverso il coinvolgimento di soggetti istituzionali (come servizi per l’impiego, servizi sociali e abitativi, scuole), e organizzazioni di tutela e volontariato e altri portatori di interesse (ad esempio imprese, società sportive, associazioni culturali, leader locali). Il piano, inoltre, mira a sviluppare due azioni pilota nei territori previsti (Trentino e Lisbona) e valutarne i risultati e la sostenibilità; diffondere le conoscenze acquisite perché siano implementate in modo diffuso, utilizzando gli strumenti e le esperienze prodotte dal progetto; elaborare delle linee guida per adottare le buone pratiche apprese a livello italiano ed europeo.

Stage e orientamento al lavoro sono alla base anche del progetto Terre al T.o.p.p., presentato a Palermo dall'Istituto Don Calabria con l'Inail come partner: prevista, tra l’altro, la creazione di una fattoria didattica sociale nell’ambito del programma Terre Colte 2017 della Fondazione con il Sud. Tra le altre misure, l'iniziativa considera l’attivazione di progetti di tirocinio formativo di inclusione sociale rivolti anche a infortunati sul lavoro presi in carico dalla sede Inail di Palermo. Per i partecipanti ci sarà un’indennità mensile di 400 euro: durante il periodo di stage, che si svolgerà presso la sede di Trabia della cooperativa sociale Rigenerazioni Onlus, gli studenti acquisiranno competenze teorico-pratiche per la trasformazione del latte in prodotti caseari e sull’apicoltura. La fattoria, inoltre, sarebbe aperta alle scuole, alcune già presenti nel partenariato, per creare un collegamento tra le nuove generazioni ed il mondo rurale, far conoscere l’ambito agricolo, l’origine dei prodotti alimentari, la vita degli animali, anche attraverso l’allestimento di un percorso tematico e laboratori pratici.

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