Il digitale in Italia tra crescita e opportunità future
La ripartenza degli investimenti ICT e le nuove risorse previste con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza confermano un mercato molto innovativo
Da un lato la ripartenza degli investimenti ICT, che avevano fatto registrare una contrazione nel primo semestre del 2020 a causa dell’emergenza pandemica. Dall'altro la lecita attesa che il trend sia destinato a crescere, anche in virtù degli investimenti in arrivo grazie alle risorse e alle riforme previste con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tutto questo è contenuto nella fotografia scattata dal report “Il Digitale in Italia 2021. Previsioni 2021-2024 e Policy” sul mercato digitale italiano, a cura di Anitec-Assinform. Un dato su tutti: il mercato digitale nel primo semestre del 2021 si è attestato a 36.069 milioni di euro, facendo registrare un +5,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
In particolare, per quanto riguarda le dinamiche della seconda metà del 2021, tutti i comparti sono previsti in crescita, con la sola eccezione dei Servizi di Rete, e per di più con un trend in miglioramento rispetto alle previsioni pubblicate lo scorso luglio. Tra le maggiori differenze rispetto alle previsioni di luglio si evidenziano: un aumento dei Dispositivi e Sistemi grazie alla crescita maggiormente sostenuta nei segmenti degli apparecchi TV, dei personal computer e dei device mobili; una crescita ulteriore del segmento software per effetto del processo di accelerazione della digitalizzazione in tutti i comparti; una previsione in aumento dei contenuti digitali a causa soprattutto delle maggiori crescite registrate nel segmento del Digital Advertising.
Il mercato digitale, dunque, è più in salute che mai. Gli indicatori di produttività, in questo senso, confermano che la ricerca di vantaggio competitivo in mercati molto innovativi e tecnologicamente avanzati si traduce in livelli più elevati di produttività, con medie superiori nei filoni di attività 4.0 e altre tecnologie digitali. Come nel settore ICT complessivo, anche le dinamiche di crescita della produzione di startup e PMI ICT sono state solo parzialmente frenate, fortunatamente, dalla crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria. La seconda sezione del Rapporto a cura di Anitec-Assinform, invece, è dedicata al tema della Cybersecurity. Anche qui i segnali sono interessanti: difatti, se da un lato si registrano infatti attacchi di natura informatica in continua crescita – sia in termini numerici sia per quanto riguarda i danni economici causati a soggetti pubblici e privati – le aziende hanno cominciato ad attrezzarsi per contrastarli, organizzandosi internamente e adottando particolari misure.
Proprio in virtù di questo processo, accelerato dal ricorso stabilmente diffuso allo smart working, la spesa complessiva destinata a prodotti e servizi in ambito Cybersecurity si prevede che giunga a 1.393 milioni di euro a fine 2021, con una crescita del 12,4%, più elevata rispetto a quella stimata per il mercato digitale nel suo complesso.
Passando al futuro, nel triennio 2022-2024 i principali driver tecnologici continueranno a essere i Digital Enabler, che già negli ultimi anni hanno dato un forte impulso al mercato digitale: Cloud Computing, Big Data, Intelligenza Artificiale, IoT, Cybersecurity. In questa ottica la chance da cogliere è rappresentata dalla transizione ambientale e quella digitale, sfruttando proprio il ruolo strategico delle nuove tecnologie. Per questo mercato, le nuove risorse in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza incideranno complessivamente per 29,2 miliardi nel periodo 2021-2024, incrementati rispetto a un mercato attestato altrimenti tra i 75 e gli 87 miliardi annui.
Proprio per queste ragioni, il sostegno alle imprese è un aspetto di rilievo. Diversi i programmi in corso: la Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, ad esempio, ha approvato il bando Connessi – contributi per lo sviluppo di strategie digitali per i mercati globali – edizione 2022, con l’obiettivo di sostenere le MPMI nella definizione e implementazione di strategie di digital marketing, inteso come quell’insieme di discipline, metodologie, tecniche finalizzate alla promozione di beni e servizi tramite l'uso di strumenti e canali digitali (web, social media, video, mobile app). Previsti inoltre una serie di webinar informativi per illustrare al meglio le indicazioni per la presentazione della domanda. Interventi simili sono in arrivo dalle regioni Veneto, Lazio e Sardegna, per favorire il riposizionamento competitivo delle PMI, al sostegno agli investimenti e alla promozione della digitalizzazione. Proposte che vanno nella direzione di dare sostegno alle imprese del settore, che si confermano in questo modo leva di innovazione per ogni comparto produttivo, grazie alla concentrazione di talenti e competenze e alla capacità di operare nel campo delle tecnologie.