Digitale e green: i progetti per la rivoluzione nel lavoro e nei servizi
Le soluzioni in campo per migliorare la competitività economica delle imprese attraverso i processi di digitalizzazione
La sfida rappresentata dalle transizioni green e digitali, promuovendo un'economia sostenibile che possa coniugare sviluppo, diritti e rispetto per gli ecosistemi, è una delle sfide più decisivi che attendono gli anni a venire. Si tratta di processi che rappresentano ormai obiettivi cardine dei paesi membri dell'Unione europea, nazioni che hanno deciso di perseguire questa strada dando un impulso continuo a investimenti e produzioni.
Programmi e finanziamenti che si traducono in progetti concreti, bandi e opportunità che imprese e associazioni dovranno essere in grado di cogliere. Da tempo, in questo senso, la Commissione europea promuove la trasformazione digitale come soluzione in grado di migliorare la competitività economica delle imprese, attraverso processi di digitalizzazione capaci di rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e consentire i cambiamenti necessari per una giusta transizione verde.
Diversi i settori e le aree interessate da questi processi. La transizione digitale della pubblica amministrazione, ad esempio, passa attraverso tre nuovi avvisi approvati dal Ministero per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. Grazie a una dotazione complessiva di 145 milioni di euro nell'ambito del Pnrr, aziende sanitarie locali e ospedaliere, enti regionali, università, province, pubbliche amministrazioni centrali e istituzioni per l'alta formazione possono ottenere un sostegno per adottare la piattaforma “pagoPA”, adottare l'app “IO” e sviluppare l'utilizzo dell'identità digitale “Spid – cie”. I bandi, salvo esaurimento anticipato delle risorse, rimarranno aperti fino al 9 settembre 2022. In particolare, il bando per l'adozione della piattaforma pagoPA ha il fine di effettuare la migrazione e l'attivazione, sulla piattaforma pagoPA, dei servizi di incasso gestiti, con dotazione di 80 milioni di euro. Per la app "io", invece, la dotazione è di 35 milioni e punta a stimolarne l'utilizzo mediante una logica che identifica il numero minimo di servizi da integrare a fronte di una singola adesione al bando, con il fine di agevolare l'integrazione piena per ciascun soggetto attuatore.
Infine, l'ultimo dei tre bandi in ambito Pubblica amministrazione digitale ha una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro, e ha per oggetto la piena adozione delle piattaforme di identità digitale attraverso l'adesione alla piattaforma di identità digitale “spid”, l'adesione alla piattaforma di identità digitale “cie” e all' erogazione di un piano formativo su disposizioni normative, linee guida e best practices. D'altro canto, per velocizzare la transizione digitale e quella ecologica, il Ministero della Cultura punta tutto su cultura e creatività, con bandi destinati alle piccole e medie imprese, alle attività profit e non profit, del settore culturale con contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili.
L’obiettivo ha una valenza doppia. Prima di tutto sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi incoraggiando l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale. E contemporaneamente incentivare un approccio innovativo ecocompatibile. Diversi i settori interessati: architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo, patrimonio culturale tangibile e immateriale, design, festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo, libri ed editoria. Allo stesso modo, dovranno essere i giovani a rappresentare il vero e proprio motore del cambiamento, opportunamente stimolati a prendere parte alla rivoluzione verde e digitale. In questa direzione vanno bandi come la call “Social innovations for a fair green and digital transition”; inoltre, per favorire lo scambio virtuoso di queste informazioni, sono attivi gli scambi virtuali del programma Erasmus+, che possono svolgersi nei paesi delle organizzazioni che vi partecipano.