Trend & Interviste

L’economia del futuro: inclusiva e sostenibile

Competence Economy è il programma lanciato dal gruppo iPacs per la formazione dei cittadini che desiderano contribuire allo sviluppo sano delle proprie realtà locali

20 dic 2022
4 minuti di lettura

Raccontare come è possibile fare impresa grazie all’inclusione sociale, economica e digitale, alla scoperta delle forme di inclusione che creano valore per le imprese e per le persone che ci lavorano, considerando come quest’impegno riesca a tradursi in comportamenti concreti sui territori. Con questi obiettivi si è svolta la terza edizione della 4 Weeks 4 Inclusion, il più grande evento interaziendale dedicato proprio al tema dell'inclusione: sono state coinvolte oltre 250 aziende a confronto con i rappresentanti di istituzioni, business community e associazioni sindacali.

Un’occasione importante per riflettere sulla valorizzazione delle differenze, promuovendo un dibattito trasversale sull’inclusione; riconoscere l’importanza della cultura della diversità come fondante per ogni azienda che punti alla crescita e all’innovazione; favorire più in generale la diffusione, nel mondo imprenditoriale italiano, di questi valori come base di una società civile e moderna. Tra i progetti che puntano a intervenire in questo senso, si segnala ad esempio Competence Economy, programma lanciato dal gruppo iPacs per la di formazione dei cittadini che desiderano contribuire allo sviluppo delle proprie realtà locali. Il progetto prevede la creazione di “City Leader” che possano lavorare su progetti come la transizione energetica, la diffusione del digitale, la promozione della salute, l’inclusione sociale e l’ambiente.

Nel dettaglio, i volontari possono candidarsi attraverso la App di Competence Economy chiamata “Be Competent” e dopo una selezione saranno avviati ad un percorso di formazione gratuito di 6 mesi integrato con strategie di aiuto che vanno dal coaching all’arte partecipata alla mindfulness. Alla fine del percorso formativo (gratuito per i primi mille cittadini), le competenze acquisite saranno certificate dalla Regione che ne riconoscerà il “talento istituzionale”. A quel punto si metteranno al servizio dei Comuni ed enti locali che hanno aderito al progetto, presentato il 15 novembre con il patrocinio di ANCI, Anci Puglia, Federsanità, primi a firmare il Manifesto. La formazione consentirà di sviluppare capacità spendibili sia nel pubblico che nel privato come intelligenza emotiva, consapevolezza di sé, capacità di gestire i conflitti, creatività, sviluppo del senso critico, comunicazione autentica. Il vantaggio per le comunità consisterà nel potenziare la fruibilità comune delle “risorse umane positive” in esse presenti.

L'importanza del tema dell'inclusione, del resto, è certificata anche all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, inquadrato nella missione 5. In particolare, questo capitolo del Pnrr svolge un ruolo di sostegno all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, di incremento delle prospettive occupazionali dei giovani, di riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno e delle aree interne. Tra i progetti sostenuti attraverso Invitalia spiccano il Programma Innovativo della Qualità dell’Abitare – PINQuA, gestito dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e i Piani Urbani Integrati.

Se il primo progetto punta a ridurre le difficoltà abitative attraverso nuove strutture di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, mediante un finanziamento complessivo di 2,8 miliardi di euro, il secondo ha l'obiettivo di migliorare le periferie delle aree delle Città Metropolitane trasformando così i territori più vulnerabili in smart cities e realtà produttive e sostenibili.

In particolare, l’investimento prevede la predisposizione di programmi urbanistici di rigenerazione urbana partecipati con l’obiettivo di:

  • favorire una migliore inclusione sociale riducendo l'emarginazione e le situazioni di degrado sociale;
  • promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche;
  • sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico.

Infine, la recente dichiarazione europea sui diritti e i principi per il decennio digitale firmata da Consiglio, Parlamento e Commissione dell'Unione europea sostiene come sia necessaria una trasformazione digitale "inclusiva, equa, sicura e sostenibile che metta le persone al centro", a dimostrazione ulteriore di come l'inclusività sia un tema cardine del futuro.

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