Trend & Interviste

Edgemony, l’hub tecnologico per attrarre aziende e giovani talenti in Sicilia

Fare formazione per generare le competenze più richieste dal mercato del lavoro e allo stesso tempo entrare in contatto con le più grandi aziende italiane e non, su digital e tech

23 feb 2023
5 minuti di lettura

Restare nella propria terra per creare occupazione, crescita e opportunità. È la scelta non così comune di due giovani siciliani che hanno deciso di investire sul loro territorio, la Sicilia, costituendo un hub tecnologico, Edgemony. Dopo un’esperienza in Mosaicoon dove si sono conosciuti hanno deciso di provarci.

“La scelta più facile a quel tempo era quella di continuare a fare i manager per qualche azienda in giro per l'Italia o all'estero - raccontano i due fondatori, Daniele Rotolo e Marco Imperato Co-founder e Co-CEO di Edgemony -. Sentivamo però che non era la scelta che ci avrebbe dato la massima soddisfazione, non volevamo lasciare di nuovo la nostra terra e abbandonare l'idea di fare qualcosa per la Sicilia. Abbiamo detto: "Restiamo, ma a condizione di generare un impatto su larga scala in Sicilia".

“Dopo diversi mesi in cui abbiamo pensato a cosa avremmo potuto fare per generare il maggior impatto possibile, abbiamo deciso di fondare Edgemony a Marzo 2020 (proprio all’inizio della pandemia), con l'obiettivo di rendere la Sicilia, partendo da Palermo, un hub tecnologico, puntando fin da subito a creare le competenze più richieste dal mercato del lavoro e attrarre sul territorio aziende italiane e straniere per creare le proprie estensioni di squadra”. Daniele Rotolo, 43 anni, ha una laurea magistrale in Ingegneria Gestionale presso l’Università di Palermo, dopo 15 anni nell'ambito delle risorse umane, si è dedicato alle startup, scale-up e PMI diventando HR Director di Mosaicoon e HR Advisor di Buzzoole. Marco Imperato, 40 anni, con laurea magistrale in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Palermo, dopo esperienze nell’Advertising, ha guidato il dipartimento Prodotto e Digital Media di Mosaicoon.

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Ma come è nata l'idea di costituire un hub tecnologico? “Già nel 2017 diverse aziende non siciliane ci chiedevano se fosse possibile aiutarli nel costituire un loro team a Palermo, magari anche proprio nei nostri uffici Mosaicoon – spiega Daniele Rotolo -. In Sicilia, ci sono diverse condizioni ottimali per un hub tecnologico: tante belle menti, ottime università, ottimo rapporto qualità/ costo della vita (se si ha un lavoro), un bel clima e una bellissima terra. Anche al di fuori della Sicilia se ne stavano accorgendo. Insomma, abbiamo pensato che non ci fosse motivo per cui non si potesse invertire il flusso migratorio che ogni anno investe la Sicilia”.

E con questo entusiasmo, i due founder hanno creato la Scuola di Alta Formazione, con l'idea di dare la possibilità ai siciliani di potersi formare restando a casa, ma allo stesso tempo entrare in contatto con le più grandi aziende italiane e non, su digital e tech. “Parallelamente, abbiamo iniziato a parlare con diverse aziende della possibilità di creare qui in Sicilia le loro estensioni di team, riscontrando un forte interesse in Sicilia”.

“Il sostegno principale che ricercano le aziende è nell’identificazione delle migliori risorse da inserire all’interno dei loro team”, spiega Daniele. “Sotto questo punto di vista, siamo in grado di supportare le aziende in diversi modi: grazie ai nostri Bootcamp e Master, siamo in grado di fornire alle aziende un confronto continuo con i professionisti che formiamo periodicamente. Questo ci permette di soddisfare circa il 90% delle richieste che riceviamo; creiamo inoltre dei percorsi personalizzati, nati dalle esigenze specifiche di una singola azienda. È così che nascono le nostre Private Academy, finanziate dall’azienda”.

“Nel caso dell’Academy – continua Daniele - i vantaggi per l’azienda sono: diritto di osservare e selezionare i migliori studenti, in esclusiva, durante il percorso formativo; intervenire attivamente sul programma introducendo argomenti o esercitazioni focalizzate sui propri prodotti e tecnologie; dedicare intere giornate alla cultura aziendale o alle metodologie organizzative utilizzate per velocizzare il processo di On-Boarding. In un periodo in cui il South Working e il lavoro da remoto in regioni finora escluse dai circuiti Tech e Digital hanno una grande risonanza, l’azienda ha l’opportunità di trovarsi in una posizione molto privilegiata figurando tra i principali sostenitori di tale tendenza”.

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L’hub si rivolge ad Aziende (Tech Company e PMI) del territorio italiano e non, a professionisti e a giovani talenti. L’obiettivo è quello di “potenziare i nostri target attraverso la tecnologia” e cercare quindi di comunicare il più possibile le potenzialità che determinate competenze possono avere per una crescita personale o aziendale.

Ma iniziare una nuova avventura non è sempre facile. “Siamo partiti coinvolgendo le aziende con le quali avevamo avuto modo di legare negli anni di lavoro in Mosaicoon – racconta Marco Imperatore -. Il network è sempre stato un elemento determinante ed è anche quello che cerchiamo di comunicare a tutti i nostri studenti: circondarsi di persone che condividono i tuoi stessi valori e passioni può davvero cambiarti la vita. La nostra comunicazione è “nativa digitale”, ci muoviamo sui principali media digitali ma ci piace anche fare in modo che le persone possano conoscere Edgemony (e conoscersi) dal vivo attraverso eventi sul territorio italiano in ambito Digital, Tech e Product”.

Dall’inizio dei percorsi  formativi, Edgemony ha aiutato sia aziende internazionali che PMI del territorio siciliano, sia aziende tech sia grandi gruppi. “Siamo fieri di questa diversità tra le nostre aziende partner perché ci fa capire che possiamo fare la differenza in qualsiasi contesto - racconta orgoglioso Marco -. Per fare qualche esempio, Confidence Systems, azienda basata in Silicon Valley, nel 2021 ha aperto il suo Hub Tech a Palermo. In un anno sono state assunte circa 25 risorse e il numero è destinato a crescere. “Insieme a Confidence Systems abbiamo anche organizzato diversi incontri con i ragazzi dell’Università di Palermo e numerosi eventi che hanno permesso all’azienda di farsi conoscere qui sul territorio e iniziare a porre le basi per una solida permanenza in Sicilia”.

E ancora. ConTe.it Assicurazioni, con cui hanno sviluppato la prima DevOps Academy (lanciata proprio qualche giorno fa) con l’obiettivo di formare 20 DevOps Cloud Engineer da inserire sul mercato. Nei mesi passati, è stata supportata l’azienda nell’assumere nuovi Front-End Developer che hanno frequentato i Bootcamp.
Anche con Leroy Merlin, è stata avviata 2 anni fa un percorso di formazione in ambito OKR per tutti i dipartimenti e punti vendita in Italia e all’estero. “Quest’anno formeremo più di 1000 persone in 70 sedi diverse italiane”, spiega il giovane fondatore.

Le difficoltà maggiori riscontrate nelle aziende che si rivolgono all’hub risiedono nel reperimento delle risorse già formate sullo sviluppo software. “Spesso le aziende oltre ai giovani e junior developer, chiedono sviluppatori più senior, e qui nasce il problema. Purtroppo in Sicilia ci sono poche aziende che sviluppano software e quindi non è facile trovare risorse con esperienza. Nei prossimi anni non sarà più così. Anche la burocrazia, in alcuni casi, è una gran difficoltà. Abbiamo aiutato un’azienda della Silicon Valley, appunto la Confidence Systems, ad aprire una sede a Palermo ed è stato un processo lungo e complesso”, racconta Marco.

Le difficoltà non sono mancate neppure in fase di costituzione dell’hub. “Sicuramente la Sicilia non è nota come punto di riferimento per le competenze tecnologiche e digitali quindi in prima istanza riscontriamo un po’ di diffidenza da parte delle aziende nell’essere disposte a investire in Sicilia – spiega Daniele Rotolo -. L’altro punto di frizione è l’assenza, quasi totale, in Sicilia della cultura legata al Tech e delle possibilità lavorative che la tecnologia offre ed offrirà sempre di più. Essendo tra i primi stiamo sostenendo tutti i costi legati all’apertura di un nuovo mercato quindi eventi, PR, pubblicità, Education e tante altre iniziative di Marketing e Comunicazione”.

Ma i ragazzi pensano in grande. “Puntiamo ad assumere 1.000 professionisti nell’ambito tech, per lo più sviluppatori software, nei prossimi tre anni. A luglio scorso abbiamo deciso di andare avanti con un’operazione societaria straordinaria che ha visto l’acquisizione della maggioranza di Edgemony da parte di una joint venture americana fra un fondo di private equity di New York fondata da Mario Monello e Vincent Puma e un imprenditore seriale di successo della Silicon Valley, Leonardo Rocco. L’obiettivo di questa operazione è accelerare la crescita e la dimensione internazionale del tech hub siciliano, grazie al coinvolgimento di clienti americani che vorranno estendere i loro team in Sicilia, ma anche in Italia, grazie al remote working”, spiegano i due ragazzi.

E se dovessero parlare vis à vis con un ragazzo in cerca di nuove opportunità che vive nel Mezzogiorno, con fiducia affermano che “non deve mai smettere di crederci. Solo grazie a chi ci crede ogni giorno potremo cambiare il volto della Sicilia. Noi abbiamo iniziato a smuovere solo la parte più superficiale di quello strato di pregiudizio e sappiamo che c’è ancora da sradicare. Il potenziale è immenso e più siamo a credere che questo cambiamento possa avvenire, più, siamo certi, che questo cambiamento avverrà davvero. Fare esperienza fuori dalla Sicilia è importante, ma contribuire, grazie alle competenze ed esperienze acquisite, al cambiamento di essa lo è altrettanto”.  

 

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