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Fondi europei, le reti per cogliere le opportunità di sviluppo

Gli incentivi e i finanziamenti per progetti che vanno dalla rigenerazione urbana al turismo

30 mar 2023
3 minuti di lettura

Sono risorse cruciali per lo sviluppo del nostro Paese. Finanziamenti e incentivi che possono rappresentare una leva straordinaria per progetti e programmi di varia natura, dalla rigenerazione urbana all’agricoltura, passando per il turismo, l’industria creativa e l’economia sostenibile. I bandi promossi dall’Unione europea, in particolar modo quelli più consistenti, rappresentano un’opportunità da cogliere nei tempi prescritti. Proprio per questo, una soluzione è rappresentata dal ricorso alle reti da parte di soggetti differenti. È il caso, ad esempio, dell’area urbana funzionale di Palermo, che consente al capoluogo siciliano ed altri trenta comuni l’accesso ai fondi europei.

L’attivazione dei programmi, come è noto, avviene mediante dei bandi. Il bando, infatti, è una sorta di invito a presentare proposte e contiene le indicazioni necessarie per partecipare alla selezione dei progetti. I progetti proposti in risposta ai bandi devono possedere due caratteristiche: un elevato valore innovativo e valore aggiunto europeo. Ciò significa che i progetti devono proporre soluzioni valide non solo per il proprio Stato, ma anche per più Stati membri dell’Unione Europea.

In particolare, il Fua (acronimo di Functional urban area) di Palermo sarà uno dei 9 previsti dalla Regione Siciliana. Seguendo questa modalità, i Comuni associati si aggregheranno per coordinare le attività all’interno del ciclo di programmazione Fesr 2021-2027 ed evitare, così, duplicazioni e dispersione di forze. Verrà razionalizzata l’attività delle amministrazioni mediante la costituzione dell’Ufficio Comune che assolve anche alla funzione di selezione degli interventi, in modo da poter velocizzare tanto la predisposizione quanto la messa a terra dei progetti territoriali. Ma iniziative di questo genere riguardano naturalmente anche altre aree italiane: è il caso di Verona,

Del resto, le aree urbane sono cruciali nelle politiche di sviluppo dell'Unione europea, considerando come il 75% della popolazione dell’UE vive nelle aree urbane e che nelle stesse si produce circa il 70% del Prodotto interno lordo europeo. Attualmente, nella nuova agenda urbana dell’UE, le aree metropolitane sono i catalizzatori di creatività e innovazione, con cinque sfide che accomunano le diverse zone nel continente: economiche, demografiche, ambientali, sociali, climatiche. E a tal riguardo il programma di cooperazione interregionale Urbact, continuerà a sostenere lo scambio di esperienze tra centri urbani sull’individuazione, il trasferimento e la diffusione di buone prassi, in relazione allo sviluppo urbano sostenibile, compresa la tematica dei collegamenti tra aree urbane e rurali.

Per il programma nazionale Città metropolitane 2021-2027 (Pn Metro), le risorse stanziate sono più che triplicate ed estese a 39 città medie del Sud, da investire sulla transizione ecologica e l’inclusione sociale. L'allargamento del programma intende riconoscere la capacità delle città di dare soluzioni efficaci ai problemi economici, sociali e ambientali del territorio. In questo senso, il piano prevede, tra gli altri: interventi la messa in sicurezza delle aree urbane a rischio idrogeologico e idraulico; la prevenzione e contrasto degli effetti dovuti alla mancanza di approvvigionamento idrico dovuto al cambio climatico; opere di climate proofing di infrastrutture urbane; interventi per la conversione energetica degli edifici, per la gestione circolare dei rifiuti e infine, per la mobilità sostenibile.

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