Trend & Interviste

Programma Nazionale Giovani, donne e lavoro: le azioni che stimolano l’occupazione

Favorire la creazione di lavoro per donne e persone vulnerabili, sostenere i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, investire nelle competenze e modernizzare i servizi

17 ott 2024
4 minuti di lettura

Il generale andamento dell’occupazione migliora. Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre di quest’anno è sceso al 6,8%, come ha certificato l’Istat. In particolare, il tasso di occupazione femminile si alza al 53,5 per cento. Numeri che fotografano un andamento positivo del mercato del lavoro, sicuramente in ripresa dopo il periodo pandemico.
Per la questione femminile, nonostante il trend in crescita, si avverte tuttavia una difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro collegato alla genitorialità.

Anche sul fronte giovanile, i dati sono confortanti. Il nuovo rapporto Global Employment Trends for Youth 2024 (“Tendenze mondiali dell’occupazione giovanile 2024”), dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), attesta che rispetto a quattro anni fa, migliorano le prospettive del mercato del lavoro giovanile su scala globale e si prevede che questa tendenza positiva continuerà per altri due anni.
Tuttavia, l’Italia ha connotazioni particolari, con situazioni variegate che cambiano da regione a regione. La fascia di età fra 15 e 24 anni, i cosiddetti Neet coloro che non studiano e non lavorano (neither in employment nor in education and training) sono in diminuzione considerando il tasso su base annua, ma c’è ancora della strada da fare per raggiungere i livelli della media europea.

Il rapporto dell’OIL, in particolare, propone una maggiore attenzione al rafforzamento del lavoro dignitoso per dare maggiore fiducia e speranza ai giovani per un futuro migliore.
Sottolinea, inoltre, la necessità di dare un maggiore impulso alla crescita dell’occupazione giovanile sfruttando meglio la digitalizzazione, protagonista in diversi comparti e settori; puntare sui lavori altamente qualificati e sui livelli elevati d’istruzione per ridurre il disallineamento dell’istruzione e della formazione rispetto al mondo del lavoro: fare in modo che le competenze stiano al passo con l’evoluzione della domanda di lavoro che è generata dall’economia “verde” e da quella “digitale”.  

Proprio per incrementare gli investimenti, stimolare la creazione di lavoro e l’occupazione delle donne, supportare i giovani nella transizione al mercato del lavoro, compresi i NEET, si rafforzano, in linea con gli obiettivi sottolineati nel Rapporto globale dell’OIL, le politiche istituzionali: il fine è quello di integrare le politiche per l’occupazione giovanile e femminile con quelle di protezione sociale, affrontando le disuguaglianze globali.

Queste politiche si traducono in programmi dedicati a queste specifiche categorie, come il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027, finanziato con un investimento complessivo di oltre 5 miliardi di euro tra Fondo sociale europeo Plus e cofinanziamento nazionale. L’obiettivo del Programma è proprio quello di promuovere il lavoro e le competenze, favorire l'occupazione di giovani, donne e persone fragili e modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Direzione generale per le politiche attive del lavoro) è l’Autorità di gestione del Programma.

Le risorse complessive del programma sono distribuite in quattro priorità tematiche:

  • Facilitare l’ingresso al lavoro dei giovani: coinvolgere i giovani tra i 15 e i 34 anni soprattutto distanti dal lavoro (Neet, coloro che hanno terminato gli studi, o chi è in condizioni familiari disagiate), per offrire loro opportunità concrete attraverso un percorso personalizzato: dall’accoglienza presso gli sportelli regionali, all’orientamento e accompagnamento, fino all’offerta di lavoro, apprendistato, tirocinio o formazione. Un tutoraggio orientato ai fabbisogni delle imprese e basato su competenze digitali, green, linguistiche, imprenditoriali e civiche.
     
  • Favorire il lavoro delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità: sostenere l’occupabilità delle donne e delle persone in condizioni di vulnerabilità sociale con percorsi personalizzati. Dalle donne vittime di violenza, a  quelle disoccupate di lunga durata, dai detenuti alle persone con disabilità, il programma intende offrire incentivi per l’ingresso nel lavoro e rafforzare le competenze con percorsi che integrino anche accessibilità, servizi di cura, legali, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi e di altra natura. Le azioni sono rivolte anche ai servizi per l’impiego e al Terzo Settore, creando partenariati tra attori pubblici, privati, profit e non profit.
     
  • Formare nuove competenze di lavoratori nel digitale e nelle transizioni ecologiche: sviluppare le competenze digitali e green, promuovere un invecchiamento attivo e sano e ambienti di lavoro adeguati. Le azioni si realizzano attraverso il Fondo nuove competenze, il programma guida per la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Si rivolge alle imprese che hanno riconvertito, o hanno intenzione di riconvertire, la propria attività produttiva e vogliono adeguare le competenze del proprio personale. Alla base c’è l’analisi e l’aggiornamento dei fabbisogni formativi e occupazionali delle imprese.
     
  • Modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive: modernizzare il mercato del lavoro per offrire ai cittadini servizi territoriali innovativi, efficienti e integrati, per un accesso paritario al lavoro. Quindi: condividere informazioni tra gli attori istituzionali; promuovere azioni sperimentali su welfare territoriali, semplificare le iniziative a sostegno dell’occupazione; sostenere politiche di contrasto al lavoro sommerso; rafforzare gli strumenti di apprendimento sul lavoro. Questa azione si rivolge ai servizi per il lavoro, alle istituzioni, alle amministrazioni locali, al mondo imprenditoriale, al Terzo Settore, agli enti di formazione.

A queste quattro priorità, se ne aggiunge un’altra di assistenza tecnica.
Accanto a queste azioni, il programma prevede alcune operazioni strategiche, una novità introdotta nella programmazione 2021-2027. Sono strategiche perché fondamentali per raggiungere gli obiettivi del Programma: per le risorse economiche, per le persone coinvolte, per la portata innovativa degli interventi, per la capacità di impatto sui territori.

Il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro individua, in particolare, tre operazioni di importanza strategica:

  • Strategia di outreach per i giovani Neet: ovvero intercettare (outreach) i giovani più deboli e svantaggiati che non sono stati raggiunti dal Programma e riavvicinarli al mercato del lavoro. Sensibilizzare i territori per far conoscere le opportunità del programma, coinvolgere Terzo settore e altre istituzioni, anche scolastiche.
     
  • Sostegno al welfare territoriale in chiave di conciliazione dei tempi di vita: sostenere forme di welfare territoriali, per conciliare tempi di vita personale con il tempo dedicato al lavoro, coinvolgendo il Terzo settore per diffondere forme di welfare sul territorio.
     
  • Fondo nuove competenze: favorire investimenti in competenze digitali e green, per adeguare le professionalità alle nuove esigenze del mercato del lavoro, e ai cambiamenti organizzativi e produttivi delle imprese e sostenere percorsi di ricollocazione del personale.

Tutti i dettagli del programma sono disponibili su un nuovo sito ad esso dedicato, creato appositamente snello, con testi sintetici per reperire facilmente tutte le informazioni.
Nel sito, è possibile consultare in modo approfondito le priorità e le operazioni strategiche del Programma, ma anche notizie, progetti, opportunità e il dettaglio delle risorse stanziate.

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