Trend & Interviste

Strategia per un’Europa digitale

Iniziative per la transizione tecnologica di PA, imprese e cittadini

24 giu 2025
4 minuti di lettura

La transizione digitale dell’Europa è ormai un processo irreversibile, strutturato su una visione strategica che mira a consolidare la sovranità tecnologica dell’Unione, potenziando la cybersecurity, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, l’innovazione nelle pmi e la qualità dei servizi per i cittadini. 

Al centro di questo percorso si trovano due iniziative cardine: Digital Europe e ReDigitalEU, due pilastri della strategia comunitaria che, pur con strumenti e finalità differenti, condividono l’obiettivo di costruire un ecosistema digitale europeo forte, interoperabile e inclusivo.
Con uno stanziamento di 140 milioni di euro, il nuovo round di inviti nell’ambito del programma Europa Digitale rappresenta una concreta opportunità per accelerare la trasformazione digitale su scala continentale. Le proposte devono essere presentate entro il 2 settembre 2025, e i temi sono particolarmente rilevanti: cybersecurity, intelligenza artificiale, competenze digitali avanzate e capacità cloud-edge.

Il programma punta a rafforzare le infrastrutture digitali europee, promuovendo la creazione di piattaforme comuni e standard interoperabili. In particolare, i finanziamenti destinati alla cybersecurity intendono aumentare la resilienza delle istituzioni pubbliche e delle imprese, attraverso soluzioni condivise per la protezione dei dati, la gestione delle minacce e la risposta coordinata agli attacchi.
Questa attenzione alla sicurezza non è casuale: in un contesto internazionale come questo, il controllo degli asset digitali è cruciale per garantire autonomia strategica e fiducia dei cittadini.
Accanto agli strumenti finanziari, l’UE ha avviato ReDigitalEU, un piano strategico che guarda al futuro della PA digitale e all’interoperabilità tra i servizi pubblici dei diversi Stati membri. L’iniziativa si basa su quattro principi fondamentali: 
•    centralità del cittadino;
•    trasformazione dei servizi;
•    inclusione digitale;
•    sovranità tecnologica.


ReDigitalEU vuole promuovere la creazione di servizi cross-border digitali, integrati e facilmente accessibili. È un passo decisivo per garantire ai cittadini dell’Unione il pieno godimento dei loro diritti digitali, indipendentemente dal Paese in cui si trovano.
Un altro asse strategico riguarda il supporto alla digitalizzazione delle pmi, considerate dal Parlamento europeo come la spina dorsale dell’economia continentale. La strategia prevede una serie di fondi dedicati – nazionali ed europei – pensati per accompagnare le imprese nella trasformazione digitale, anche attraverso centri di innovazione digitale, voucher per servizi IT, formazione specialistica e accesso facilitato a tecnologie avanzate.
Queste iniziative non si concentrano solo sul miglioramento dei processi produttivi, ma anche sull’adozione di strumenti per la cybersecurity, la gestione intelligente dei dati e la creazione di modelli di business digitali sostenibili.
Per evitare squilibri territoriali, i fondi sono distribuiti su base nazionale, con bandi che, pur variando nei dettagli attuativi, rispondono a linee guida comuni stabilite dalla Commissione. L’obiettivo è garantire che nessuna impresa, soprattutto nelle aree più marginali, resti esclusa dal percorso di innovazione.
Un’Europa digitale non può prescindere dal coinvolgimento attivo dei cittadini. Per questo la strategia comunitaria punta con decisione sulla formazione digitale, l’accessibilità dei servizi online e la lotta al digital divide. Le competenze digitali, in particolare, sono al centro di numerose iniziative trasversali: dall’alfabetizzazione di base nelle scuole alla riqualificazione professionale degli adulti.
In questo quadro, il programma Digital Europe prevede azioni specifiche per la formazione di esperti in AI, dati e sicurezza informatica, mentre ReDigitalEU mira a rendere i servizi pubblici user-centric, cioè costruiti attorno ai bisogni delle persone, con interfacce intuitive, multilingue e pienamente accessibili.
La visione dell’UE è chiara: il digitale non è solo uno strumento di efficienza economica, ma una leva di cittadinanza attiva, partecipazione democratica e coesione sociale. 

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