Aindo: la startup italiana che trasforma la privacy in innovazione
La realtà triestina che rivoluziona l’utilizzo dell’AI per generare dati sintetici partendo da quelli reali
Fondata nel 2018 dalla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, Aindo è una startup innovativa che si concentra sull'intelligenza artificiale attraverso l’uso di dati sintetici, creati tramite algoritmi, che garantiscono privacy e affidabilità.
I fondatori, Daniele Panfilo, Sebastiano Saccani e Borut Svara, hanno diverse esperienze accademiche e professionali nei settori dell'IA, della finanza e dell'informatica.
“L'intelligenza artificiale può apportare grande valore alla società senza compromettere diritti e libertà individuali” - promettono i fondatori. Il nome “Aindo” non solo contiene la parola AI, ma è stato generato da un algoritmo che ha utilizzato un database di nomi di startup – ci racconta Daniele Panfilo.
Il team è attualmente composto da circa 25 membri, per lo più giovani professionisti con dottorati in fisica, matematica e ingegneria, con un'età media compresa tra i 25 e i 40 anni. La startup, inizialmente incentrata sui servizi di consulenza, ha sviluppato e brevettato negli anni una propria tecnologia volta alla valorizzazione dei dati e applicabile in settori come sanità, farmaceutico, finanziario e assicurativo.
Ma cosa sono i dati sintetici e soprattutto a cosa servono? “I dati sintetici sono dati artificiali poiché generati da algoritmi e modelli di machine learning – spiega Panfilo -. Questi ultimi vengono creati per imitare le caratteristiche statistiche dei dati reali ma, non contenendo informazioni personali, limitano i rischi legati ai temi della privacy”.
Riconosciuta pochi giorni fa da Forbes come una delle 7 startup italiane più promettenti, Aindo opera principalmente in Italia ed Europa, con un forte interesse per il mercato francese e prevede piani di espansione a livello internazionale. Nel 2020 ha vinto lo European Data Incubator (incubatore di Big Data che offre un programma di accelerazione per startup e team sul suolo europeo) e l’anno successivo ha partecipato al Creative Destruction Lab dell'Università di Oxford (programma internazionale progettato per supportare realtà che si occupano di tecnologia spaziale e terrestre). Nel 2022, ha vinto la Noovle Cloud Challenge per progetti innovativi di AI e cloud computing promossa da TIM e Google e ricevuto una menzione speciale allo Unicredit Start Lab. Inoltre, Aindo è stata inserita nel ranking delle startup italiane da tenere d’occhio nel 2022. Numerose le presenze a eventi di spessore come NeurIPS 2022 e 2023 (una delle più prestigiose conferenze a livello globale sull’intelligenza artificiale), presentando ricerche sui dati sintetici.
Annata da ricordare quella del 2023 perché, proprio in quell’anno, la startup triestina ha annunciato di aver ricevuto un investimento di 6 milioni di euro da parte di United Ventures con il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer. Ѐ stato il primo investitore nella società. Pochi mesi dopo è stata selezionata da ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare al Consumer Electronics Show (CES), il più grande evento tecnologico internazionale che si tiene ogni anno a Las Vegas.
Dopo i grandi successi conseguiti ad oggi, abbiamo chiesto al giovane fondatore quali fossero i prossimi progetti guardando al futuro. “Potenziare il team, investire in ricerca e sviluppo ed espandersi all’interno di settori strategici come finanza e PA”, racconta.
Volgendo lo sguardo al passato, Daniele ci ha raccontato le criticità riscontrate nei primi periodi. “Inizialmente ho avuto diverse difficoltà, bisognava validare la nostra idea con i clienti, sviluppare un prototipo e soprattutto ottenere finanziamenti esterni. Trovare persone che credessero nel nostro progetto e fossero disposte a unirsi a una startup giovane e ancora instabile non è stato immediato”, spiega il giovane imprenditore. “La transizione da dipendente a imprenditore ha comportato nuove problematiche, dalla gestione delle risorse umane e finanziarie alle sfide tecnologiche e di mercato”, continua il CEO e Co-Founder di Aindo.
Un consiglio per i giovani imprenditori? “Credere nelle proprie idee e affrontare le sfide con un approccio positivo e ottimista. Innamorarsi dei problemi e concentrarsi sulle soluzioni, mantenendo sempre grandi ambizioni”. Daniele sottolinea l'importanza della fiducia nel proprio progetto. Aggiunge che affrontare problemi e sfide è inevitabile, ma un atteggiamento positivo e resiliente aiuta a superare gli ostacoli. Infine, incoraggia a sognare in grande: “Avere grandi sogni e ambizioni può spingerci sempre verso obiettivi più grandi. Non abbiate paura di puntare in alto e di immaginare il meglio per il vostro futuro”, conclude Panfilo.