Colloquio: come rispondere a 4 domande molto comuni ma complesse

I selezionatori, durante un colloquio, pongono spesso al candidato domande complesse, generiche e valide per ogni ruolo. I loro quesiti sono volti a conoscere …

13 gen 2017
2 minuti di lettura

I selezionatori, durante un colloquio, pongono spesso al candidato domande complesse, generiche e valide per ogni ruolo. I loro quesiti sono volti a conoscere la tua determinazione, la percezione che hai di te stesso e delle tue capacità, le criticità che hai affrontato e come le hai superate.
Queste sono quattro domande che potrebbero porvi durante un colloquio e a cui dovreste rispondere prontamente.

#1. Parlami di te
Il più delle volte i candidati rispondono erroneamente parlando solo del proprio carattere e della propria vita privata. Rispondete a questa domanda come se vi avessero chiesto “Perché dovremmo assumerti?”: il loro interesse è capire perché dovrebbero scommettere professionalmente su di voi anziché su altre persone. Illustrate i vostri traguardi formativi e lavorativi, le vostre competenze più forti, eventuali premi e riconoscimenti conseguiti. La concretezza è fondamentale. Tutto ciò che dite deve essere un motivo valido per assumervi.

#2. Cosa ti dà più fastidio nel comportamento di colleghi e capi?Rispondete con moderazione cercando di apparire credibili e sinceri ma senza mostrarvi negativi o inclini al conflitto.
Scegliete qualcosa di molto generale, che infastidisce la maggior parte delle persone, e siate sicuri di parlare con calma. Per esempio: "Non mi piacciono gli atteggiamenti negativi che non aiutano in nessun contesto. Se c'è un problema, bisognerebbe concentrarsi sulla sua risoluzione".

#3. Perché non hai lavorato per così tanto tempo?
Rispondete in modo che sia chiaro che il motivo non sia dipeso da voi stessi, ma da cause esterne oppure da scelte precise che avete fatto (es. non avete ancora trovato una situazione lavorativa adatta a voi e alle vostre capacità; vi siete presi del tempo per potenziare la formazione o per indirizzare i vostri interessi verso un settore specifico). La cosa che conta è sottolineare quanto siate motivati e desiderosi di mettervi subito all’opera ponendo fine al periodo di inattività lavorativa.

#4. Di cosa sei più orgoglioso?
L’errore peggiore sarebbe dare una risposta personale e non legata ai traguardi professionali. Pensate al risultato lavorativo più importante che avete raggiunto e quanto questo possa interessare l’azienda per cui state facendo il colloquio. Non abbiate paura di mostrare entusiasmo per quello che avete fatto ma attenzione a non cadere nell’autocelebrazione.

Un ultimo consiglio: se può esservi d’aiuto, mettete per iscritto le risposte a queste domande. Vi aiuterà ad affrontare con meno ansia il colloquio e a prepararvi al meglio.

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