4 domande da porre al selezionatore quando il colloquio di lavoro è finito
In alcuni casi, al termine di un colloquio di lavoro, il selezionatore può chiedere al candidato se abbia domande da fare. Il modo in cui si risponde può fare …
15 gen 2016
2 minuti di lettura
In alcuni casi, al termine di un colloquio di lavoro, il selezionatore può chiedere al candidato se abbia domande da fare. Il modo in cui si risponde può fare la differenza e aiutarvi a mettervi in buona luce ai suoi occhi.
Forbes, può venirvi in aiuto, ipotizzando quattro tipi di domande, valide per ogni tipo di lavoro, che ogni candidato dovrebbe porre a un recruiter.
1. Specie nelle piccole e medie aziende, a svolgere i colloqui è direttamente il titolare dell’impresa. Dato che è piacevole per tutti raccontare dei propri successi professionali (che, tra l’altro, possono fungere da stimolo e insegnamento), documentatevi e domandate: “So che ha iniziato la sua carriera in questo settore/ha lavorato a lungo per (nome dell’azienda). Come è stata quell’esperienza?”.
2. Ogni azienda dovrebbe avere un sito web che i candidati consultano prima del colloquio per conoscerne i progetti, il personale dipendente e i valori aziendali. Domandate: "Ho letto i vostri comunicati stampa/i contenuti del sito e ho notato che state puntando molto su (nome di un certo servizio, di un prodotto, di un’idea innovativa). Cosa vi ha spinto a scommettere su questa idea? Quali sono i risultati?”.
3.Dimostrate di interessarvi al settore in cui opera l’azienda ponendo una domanda che la metta in relazione con un notizia di stretta attualità che possa riguardarla direttamente. Ad esempio: “Ho letto che l’azienda X ha acquisito l’azienda Y e che questo potrebbe rappresentare uno sconvolgimento nel settore. Come la pensa? Che conseguenze potrebbe avere per la sua impresa?”.
4. Fai una proposta, ponendola in forma di domanda, per migliorare l’attività dell’azienda per cui state svolgendo il colloquio: è un ottimo modo di sfruttarla a proprio vantaggio. Per esempio: "Mi piace il modo in cui proponete offerte online basate sugli acquisti precedenti. Non sarebbe bello fare una campagna mirata per raggiungere le persone direttamente nei siti in cui gli utenti navigano di più?”.
Forbes, può venirvi in aiuto, ipotizzando quattro tipi di domande, valide per ogni tipo di lavoro, che ogni candidato dovrebbe porre a un recruiter.
1. Specie nelle piccole e medie aziende, a svolgere i colloqui è direttamente il titolare dell’impresa. Dato che è piacevole per tutti raccontare dei propri successi professionali (che, tra l’altro, possono fungere da stimolo e insegnamento), documentatevi e domandate: “So che ha iniziato la sua carriera in questo settore/ha lavorato a lungo per (nome dell’azienda). Come è stata quell’esperienza?”.
2. Ogni azienda dovrebbe avere un sito web che i candidati consultano prima del colloquio per conoscerne i progetti, il personale dipendente e i valori aziendali. Domandate: "Ho letto i vostri comunicati stampa/i contenuti del sito e ho notato che state puntando molto su (nome di un certo servizio, di un prodotto, di un’idea innovativa). Cosa vi ha spinto a scommettere su questa idea? Quali sono i risultati?”.
3.Dimostrate di interessarvi al settore in cui opera l’azienda ponendo una domanda che la metta in relazione con un notizia di stretta attualità che possa riguardarla direttamente. Ad esempio: “Ho letto che l’azienda X ha acquisito l’azienda Y e che questo potrebbe rappresentare uno sconvolgimento nel settore. Come la pensa? Che conseguenze potrebbe avere per la sua impresa?”.
4. Fai una proposta, ponendola in forma di domanda, per migliorare l’attività dell’azienda per cui state svolgendo il colloquio: è un ottimo modo di sfruttarla a proprio vantaggio. Per esempio: "Mi piace il modo in cui proponete offerte online basate sugli acquisti precedenti. Non sarebbe bello fare una campagna mirata per raggiungere le persone direttamente nei siti in cui gli utenti navigano di più?”.