Come è cambiata negli ultimi anni la ricerca di lavoro

Negli ultimi anni, complice lo sviluppo tecnologico, il successo del social networking e i veloci cambiamenti nel mercato del lavoro, i processi di ricerca di …

19 giu 2012
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Negli ultimi anni, complice lo sviluppo tecnologico, il successo del social networking e i veloci cambiamenti nel mercato del lavoro, i processi di ricerca di lavoro e di selezione del personale sono cambiati. I reclutatori, ad esempio, oggi hanno molti più strumenti a disposizione per “indagare” le competenze e la personalità dei candidati e si tende a valutare la persona secondo criteri molteplici e differenti. Traiamo spunto da Carrerealism per approfondirne alcuni. 1. Social Recruiting. Ne abbiamo già parlato: oggi LinkedIn e Google sono due strumenti integrativi fondamentali per approfondire la conoscenza dei potenziali neo-assunti. Fino a pochi anni fa era impensabile che si potesse utilizzare il web per il recruiting o per candidarsi a un posto di lavoro. 2. Processo decisionale. Oggi il curriculum è usato principalmente nel processo di selezione mentre le decisioni vengono prese dopo i colloqui. A causa del numero elevato di persone che competono per alcuni lavori, gli addetti alle risorse umane dedicano meno tempo che in passato allo screening dei curricula: il tempo medio per visionarlo pare sia di appena 30 secondi. 3. Curricula e lettere di presentazione digitali. La maggior parte delle aziende oggi non richiede più CV cartacei. E spesso i file inviati via email non vengono neppure stampati. Perciò ricordate di formattare i documenti in modo che siano ben leggibili nello schermo del computer. 4. Relazioni sociali. Assicuratevi di avere sempre un CV ben fatto e aggiornato ma non dimenticate che oggi le relazioni personali (comprese quella coltivate e mantenute attraverso la Rete) hanno un’importanza maggiore che in passato per la ricerca di lavoro. 5. Un CV a misura di azienda. In passato, un CV si concentrava su ciò che il candidato desiderava fare. Oggi una lettera di presentazione o un curriculum vitae devono “parlare” all’azienda facendo trapelare quale valore aggiunto il lavoratore può apportare e in che modo. 6. Ricerca per parole chiave. I nuovi software per lo screening dei CV si servono di tag per “scremare” le candidature. Anche chi cerca lavoro tramite il Web si serve di parole chiave per trovare il lavoro più adatto attraverso i motori di ricerca o inserendole all’interno del proprio CV. 7. Personal Brand. Fino a 10 anni fa in molti ignoravano cosa fosse un personal brand. Tutti abbiamo un marchio personale, sta a noi decidere, dunque, come adoperarci e quali strategie perseguire affinché la nostra e-Reputation sia sotto controllo e possa colpire positivamente i nostri datori di lavoro. 8. Il web, miniera a cielo aperto. Oggi, grazie alla Rete è possibile accedere a una mole incredibile di informazioni sulle aziende. Il risultato è che il processo di preparazione a un colloquio è molto più intenso e delicato e che bisogna concentrarsi su come impostare la propria candidatura in base alle informazioni acquisite.
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