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Competenze digitali, le iniziative per rafforzarle nei giovani

Tra le misure, 3 milioni di euro a favore dello sviluppo delle competenze scientifiche e tecnologiche dei ragazzi nel Mezzogiorno

7 giu 2022
4 minuti di lettura

Formazione, innovazione tecnologica e inclusione sociale sono tra i temi cruciali all’attenzione di istituzioni, enti, associazioni, per mettere in atto quella rivoluzione sociale e digitale che deve portare alla coesione territoriale e ad una maggiore integrazione. Alla base di tutto, vi è proprio la necessità di avvicinare aree ancora troppo distanti sotto il profilo delle competenze digitali che sono la chiave dello sviluppo anche tecnologico del Paese. Per questo nascono iniziative importanti per rafforzare la formazione in particolare di giovani e categorie svantaggiate.

Vengono stanziati 3 milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle competenze scientifiche e tecnologiche dei ragazzi nel Mezzogiorno. Fondazione CDP e l’impresa sociale «Con i Bambini» promuovono un nuovo bando per il contrasto della povertà educativa minorile: «Strumenti per crescere» è finalizzato a rafforzare le competenze in campo digitale e sulle discipline Steam (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti, Matematica) degli studenti tra gli 11 e i 17 anni in Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Secondo l’impresa sociale «Con i Bambini», nelle regioni del Mezzogiorno la percentuale di minori che non hanno competenze matematiche sufficienti è pari al 53%, la disponibilità di un pc e di una connessione Internet è, in media, meno del 60% e la quota di persone con competenze digitali adeguate scende al 17%.

La Fondazione Cassa Depositi e Prestiti condivide gli stessi obiettivi di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica nel Sud Italia; ha deciso di rafforzare gli interventi nel Mezzogiorno, a cui dedicherà, a detta della Fondazione, almeno il 40% delle risorse, fino a raggiungere nel successivo triennio l’obiettivo del 50%, per iniziative anche in collaborazione con altre Fondazioni e attori istituzionali.

Obiettivi primari del bando: contribuire a colmare il divario digitale tra Nord e Sud e generare un impatto economico e sociale positivo sul territorio. L’iniziativa è partita dal Sud poiché l’estrazione sociale, il contesto familiare e il territorio in cui si vive influiscono ancora molto sul livello di istruzione e, di conseguenza, sull’inserimento nel mondo del lavoro.

Il bando intende sostenere i progetti realizzati nei comuni non capoluogo di provincia di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, con una maggiore attenzione alle fasce più vulnerabili dal punto di vista economico, sociale e culturale. Le iniziative previste dovranno inoltre sperimentare modelli educativi e didattici innovativi attraverso strumenti digitali (gamification, digital learning, coding), per stimolare la creatività e trasmettere competenze utili anche in un futuro percorso professionale. I progetti dovranno essere presentati da partnership formate da almeno una scuola e due enti del terzo settore e potranno coinvolgere anche università, enti privati e pubblici. Ogni proposta dovrà avere una durata minima di 36 mesi e massima di 48 e potrà ricevere un contributo dai 200.000 fino ai 500.000 euro

I progetti dovranno essere inviati esclusivamente online attraverso la piattaforma Chàiros, raggiungibile tramite il sito internet dall’impresa sociale «Con i Bambini»  entro il 1 luglio 2022.

Tali iniziative rientrano pienamente negli obiettivi del PNRR che devono essere raggiunti entro fine giugno e che sono stati ribaditi nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri del 26 maggio scorso.

“Con il decreto ministeriale – si legge nella relazione al CdM – si procede alla trasformazione di 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi e alla creazione di laboratori per le nuove professioni digitali in tutte le scuole del II ciclo”. Nello specifico, il Piano Scuola 4.0 prevede l’avvio di laboratori moderni su intelligenza artificiale, robotica, realtà aumentata e cybersicurezza.

Inoltre, sempre nell’ambito degli interventi messi in atto per attuare gli obiettivi del Piano di Ripresa e Resilienza, si legge nel sito ufficiale istituzionale “Italia Domani” che sono previsti investimenti per ridurre la quota di popolazione attuale a rischio di esclusione digitale. Partirà quindi l'iniziativa "Servizio civico digitale", una rete di giovani volontari di diversa provenienza in tutta Italia per fornire alle persone a rischio di esclusione digitale una formazione per lo sviluppo e il miglioramento delle competenze digitali e rafforzando la rete esistente di "Centri di facilitazione digitale". Per attuare il progetto, verranno ad esempio attivati tre bandi annuali per progetti di servizio civile digitale rivolti alle organizzazioni non profit iscritte all'albo nazionale delle organizzazioni di servizi civici; verrà fatta formazione agli operatori i quali potranno fornire assistenza a un milione di cittadini in termini di educazione digitale grazie allo sviluppo di 900 progetti.

Per quanto riguarda i "Centri di facilitazione digitale" rappresentano “punti di accesso fisici, solitamente situati in biblioteche, scuole e centri sociali, che forniscono ai cittadini formazione sia di persona che online sulle competenze digitali al fine di supportare efficacemente la loro inclusione digitale”. Verranno quindi potenziati i 600 centri già attivi, creando 2.400 nuovi punti di accesso in tutta Italia per formare oltre 2.000.000 di cittadini a rischio di esclusione digitale. Su 3.000 centri, circa 1.200 saranno concentrati nel Mezzogiorno.
 

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