Dine Home, il progetto che porta a tavola gli studenti stranieri con le famiglie italiane

Un nuovo modo di confrontarsi con realtà, abitudini e lingue diverse. Grazie al progetto Dine Home le famiglie italiane possono invitare a cena dei ragazzi che…

10 gen 2018
4 minuti di lettura

Un nuovo modo di confrontarsi con realtà, abitudini e lingue diverse. Grazie al progetto Dine Home le famiglie italiane possono invitare a cena dei ragazzi che stanno affrontando uno scambio lontani da casa. Il progetto nasce a Bologna da due giovani fratelli Rossella e Agostino Govoni.

Come nasce il progetto Dine Home?  
Dine Home prende spunto da un preesistente progetto pluriennale del Dickinson College, un college statunitense con sede a Bologna. Da più di dieci anni il Dickinson College propone ai suoi studenti l'Italian Family Project: i ragazzi americani in scambio a Bologna sono ospitati a cena una volta a settimana da una famiglia italiana, che diventa la loro host family, per tutta la durata del loro soggiorno. Dine home nasce da questa domanda: perché i ragazzi americani sì e gli altri no? Con Dine Home abbiamo esteso questa esperienza a tutti i ragazzi Erasmus ed internazionali iscritti all'Unibo, in modo da renderla qualcosa di accessibile a tutti e non più un privilegio di pochi ragazzi americani. Dine Home si pone l'obiettivo di arricchire sia le famiglie che i ragazzi perché il progetto nasce dall'esperienza vissuta sia come famiglia ospitante per sette anni che come exchange student in USA. Il desiderio degli studenti è di vivere a pieno l'esperienza Erasmus, scoprire la cultura italiana nella sua unicità e grazie alle famiglie conoscere nuove realtà "viaggiando" a ora di cena! Importante è stato anche immedesimarsi in uno studente Erasmus a Praga, per esempio, e pensare "ma quanto sarebbe bello poter conoscere persone del posto, scoprire questo paese, mangiare e chiacchierare con loro?" oppure "sarebbe importante che i miei figli conoscessero persone da tutto il mondo e potessero praticare la lingua straniera che studiano a scuola?".

Ragazzi che fanno l'Erasmus e famiglie con una cultura anche molto diversa dalla loro possono entrare in contatto grazie a una cena. Volete spiegarci meglio come funziona in concreto?
Le famiglie ci contattano per imparare o praticare una lingua straniera ed esporre i figli al mondo mentre gli studenti vogliono partecipare principalmente per uscire dalla cosiddetta Erasmus bubble (bolla) e conoscere la cultura del paese che li sta ospitando.Dine Home regala alle famiglie tutti i benefici dell'ospitare senza pesare sulle dinamiche famigliari. Essere una famiglia ospitante con Dine Home significa cenare insieme ad un/a ragazzo/a internazionale una volta a settimana. La cena si tiene a casa della famiglia in modo da fare entrare il ragazzo straniero in una casa italiana e avvicinarlo alla nostra cultura.Per partecipare al progetto sia le famiglie sia gli studenti s'iscrivono tramite il sito compilando il modulo d'iscrizione, in modo da farci sapere le preferenze di lingua, giorno della settimana e creare così gli abbinamenti famiglia-studente. Una volta che lo studente verrà assegnato ad una famiglia, quest'ultima sarà la sua host family per tutta la durata del suo soggiorno (normalmente un semestre accademico), quindi sarà sempre il medesimo studente ad andare a cena dalla stessa famiglia, in modo da creare un'amicizia duratura e un rapporto che vada oltre la semplice conoscenza. Dine Home è un servizio totalmente gratuito e l'unico costo per la famiglia è quello di aggiungere un piatto a tavola… che c'è un amico in più!

Il progetto ha riscosso successo tra gli studenti e le famiglie?Dine Home è attivo da settembre 2017 e il primo ciclo di scambi finisce a gennaio 2018. Da quando il progetto è partito le richieste che abbiamo ricevuto sono state oltre 100, di cui circa il 65% da studenti e il 35% da famiglie. Quello che ci ha entusiasmato di più e spinto a continuare è stato leggere le motivazioni che accompagnavano il modulo di registrazione, desideri veri e genuini di persone di tutte le età che volevano conoscere, scoprire e condividere. Fra qualche settimana faremo un sondaggio per avere un feedback sul primo ciclo di incontri, ma potete già leggere esempi particolari di successo o aneddoti curiosi sul nostro blog, dove pubblichiamo tutte le storie di ragazzi e famiglie.

Dine Home è attivo soltanto a Bologna, pensate di estenderlo anche in altre città?
Al momento il nostro obiettivo è di consolidare la fiducia delle famiglie e dei ragazzi di Bologna. Bologna è la città dove siamo nati e cresciuti e la stiamo usando come testing ground perché ne conosciamo la realtà. L'obiettivo è di estendere il progetto anche ad altre città, in Italia e nel mondo. Essendo un progetto autofinanziato, per il raggiungimento di questo prossimo step, stiamo cercando sponsor che ci supportino nella creazione di una grande famiglia internazionale.

 

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