Energia sostenibile, investimenti nel comparto agricolo e agroindustriale
L'Italia è tra i paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell'Unione Europea, per questo si investe in questo settore
Le politiche di investimento proseguono sulla direttrice della sostenibilità in linea con l’attuazione degli interventi del PNRR e della relativa transizione energetica. L’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica, trova fondamento nelle ultime iniziative nel settore agricolo e agroindustriale, un comparto fortemente interessato dal tema del risparmio energetico.
L'Italia è tra i paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell'Unione Europea (terza dopo Francia e Germania). I costi energetici totali rappresentano oltre il 20 per cento dei costi variabili per le aziende agricole, con percentuali più elevate per alcuni sottosettori produttivi.
Per tale motivo, Il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste promuove misure per sostenere investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale. Con la misura “Parco Agrisolare”, tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto spinge le imprese alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
In particolare, si intende selezionare e finanziare progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati, compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:
- rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti
- realizzazione dell’isolamento termico dei tetti:
- realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
Obiettivo: creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Gli interventi eseguiti non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali ed europee in materia di tutela ambientale, nonché al principio “non arrecare un danno significativo”, come specificato nel Regolamento europeo 2020/852.
Possono beneficiare dell’aiuto: imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; imprese agroindustriali e cooperative agricole, anche costituite in forma aggregata come ad esempio associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei di impresa, reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili.
Il Decreto emanato dal Ministero per attuare la misura “Parco Agrisolare” specifica, inoltre, che per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR.
Tali misure puntano al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 che prevedono di aumentare considerevolmente la quota di energie rinnovabili nel consumo totale di energia e raddoppiare entro il 2030 il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica.