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Hub innovativi: gli investimenti per favorire la crescita delle startup

Dal nuovo acceleratore di Fiumicino fino a Milano e Napoli, la mappa dei nuovi centri per l'innovazione

4 nov 2022
3 minuti di lettura

Creare ecosistemi in grado di facilitare lo sviluppo continuo di idee e progetti. Mettere insieme comunità e gruppi di persone per lavorare sulle nuove tendenze globali a livello di impresa, business e modelli professionali. E ancora, costruire reti dove poter erogare alle imprese servizi tecnologici avanzati, innovativi e qualificanti di trasferimento tecnologico. Si tratta della mission degli hub innovativi, i centri dedicati all'innovazione che misurano il fermento imprenditoriale della nostra epoca.

Mantenere alto il livello è una sfida decisiva, da affrontare in più aree possibili, preservando le diversità ravvisabili nel tessuto sociale e nella vocazione storica del territorio, che sia artigianale, agricola, tecnologica. Come nel caso dell’hub innovativo nato nel cuore dell’aeroporto di Fiumicino, un acceleratore di impresa che ha pianificato 50 milioni di euro di investimenti per iniziative collegate all’innovazione, in modo da sostenere giovani idee d’impresa finalizzate a migliorare il settore. Tra le innovazioni che hanno già superato la fase progettuale C c'è il robot che consegna food&beverage ai passeggeri ovunque si trovino nell’aeroporto, quello alimentato a energia solare che pulisce i terminal muovendosi in autonomia e, una volta a riposo, si trasforma in una comoda panchina. E poi una sedia a rotelle a guida autonoma, in grado di trasportare i viaggiatori che richiedono supporto per la deambulazione dall’ingresso dei terminal fino ai gate. Progetti sviluppati da startup italiane e internazionali presenti nell’hub creato da Aeroporti di Roma nell’ambito della sua strategia di “open innovation” dei servizi e della gestione aeroportuale.

In particolare, l’acceleratore di impresa dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative nel comparto aeroportuale è ubicato in una struttura di 650 metri quadri nel cuore del Terminal 1 del principale scalo del Paese. L’hub ospiterà giovani startupper italiani e provenienti da ogni parte del mondo, che potranno contare sia su un investimento di Aeroporti di Roma nel capitale delle proprie startup, sia sul pieno supporto delle strutture aeroportuali – Adr ha creato un team interno di 30 innovatori – al fine di testare sul campo i propri servizi, a stretto contatto con tecnici e passeggeri. Il periodo di accelerazione nello scalo, in media di sei mesi, consentirà alle startup di finalizzare al meglio i propri progetti, facilitandone l’entrata sul mercato e sfruttando anche la rete internazionale “Airports for Innovation” di cui Adr fa parte insieme agli scali spagnoli del Gruppo Aena, quelli di Atene e Nizza.

In ambito design, invece, spostandosi a Milano, l'azienda indiana eClerx, fondata nel 2000 da Anjan Malik e PD Mundhra e attiva nella consulenza informatica, nell’outsourcing e nell’ottimizzazione di processi digitali aziendali complessi in numerosi settori, in particolare moda e lusso, ha annunciato l’apertura di un “Innovation Hub” nel centro di Milano. Il progetto intende potenziare i servizi digitali, puntando anche al Metaverso. Lo stesso schema, seppure in un comparto differente, arriva da Napoli. Nel capoluogo campano, infatti, è in partenza "Marea azzurra", il l nuovo hub tutto dedicato alla blue economy che la Lauro.it holding ha ideato per promuovere l’innovazione tecnologica al servizio della navigazione in un’ottica di sostenibilità e tutela dell’ambiente marino.

Infine, alla fine di settembre è stato inaugurato Le Village by Crédit Agricole Triveneto, il terzo acceleratore di innovazione avviato dal Gruppo in Italia. Situato in piazza Zanellato a Padova, è dotato di 140 postazioni di lavoro distribuite su 1.800 metri quadrati di superficie e può contare su dotazioni tecnologiche all’avanguardia, sale riunioni riservate, spazi comuni collaborativi e una simbolica “piazza”, autentico baricentro della contaminazione tra grandi corporate, giovani imprese, investitori e facilitatori che caratterizza la vita nel villaggio. Con 34 startup, 18 aziende partner e 46 abilitatori inseriti in un ecosistema aperto agganciato ad una rete internazionale, l’hub dell’innovazione si aggiunge ai due Village by Crédit Agricole di Parma e di Milano, ciascuno nato con una vocazione specifica e focalizzato su settori chiave per il proprio territorio.

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