Il design in Italia tra sviluppo e opportunità lavorative
Oltre alla vivacità delle piccole e medie imprese attive nel settore, sono numerose le occasioni formative per stimolare l'occupazione giovanile e l'inserimento lavorativo
Un settore che è un autentico fiore all'occhiello del sistema-Italia: il nostro Paese è il primo in Europa per numero di aziende nel comparto design. Basta pensare che secondo il report “Design Economy 2022” nel 2020 30mila imprese operavano in questo campo generano un valore aggiunto pari a 2,5 miliardi di euro e offrendo occupazione a 61mila lavoratori. E la pandemia, con le difficoltà che ha inevitabilmente arrecato alle imprese italiane, sembra non aver intaccato la solidità del settore.
A certificare la vivacità e la salute del comparto del design, sono arrivati i recenti dati del salone del Mobile di Milano, da sempre cartina di tornasole del settore, una sorta di mappatura annuale che guarda fuori dai nostri confini. La sessantesima edizione del Salone si è conclusa a metà giugno scorso: i brand espositori sono stati 2.175, di cui il 27% esteri, con 600 giovani designer. Quest’anno, l’attenzione alla componente sostenibile ha reso il Salone un palcoscenico internazionale per idee imprenditoriali e soluzioni tecnologiche capaci di contribuire alla tutela dell’ambiente, della casa e all’utilizzo più efficiente delle risorse, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Non si è trattato solo di parole: il pensiero green si è tradotto in realtà sia a livello di organizzazione e gestione della Manifestazione, sia a livello di ricerca e proposta di valore e di soluzioni concrete e già attuabili.
Oltre alla vivacità delle piccole e medie imprese attive nel settore, sono numerose le opportunità formative per stimolare l'occupazione giovanile e l'inserimento lavorativo. Si distingue, ad esempio, l’attività dell'ITS Rosario Messina, operativo nella Brianza, con percorsi mirati per gli appassionati di design. Ideati con metodologie all'avanguardia, i corsi del Polo Formativo Legno Arredo - Fondazione ITS Rosario Messina formano tecnici altamente specializzati, richiesti dalle aziende più in vista del Made in Italy. In questo senso, l'Istituto ha stretto accordi con le realtà imprenditoriali del territorio, ma anche con aziende nazionali ed estere, permettendo agli studenti di sviluppare sul campo le competenze necessarie per accedere a un mercato del lavoro altamente competitivo. Tra i settori che trainano la domanda di servizi di design sostenibile ci sono soprattutto i comparti del Made In Italy: a primeggiare c’è il settore arredo (70%), seguito dall’automotive (56%), dall’immobiliare – ceramiche, pavimenti, fino agli elementi strutturali – (38%), dall’abbigliamento (30%) e dall’agroalimentare (13,3%).
Centrali, all'interno della proposta formativa, concetti come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, all'insegna del nuovo paradigma dell'Industria 4.0: si rendono dunque necessarie nuove competenze, un’attenzione costante alla ricerca di materiali e soluzioni innovative. Vi sono, inoltre, le opportunità offerte da scuole concentrate prevalentemente nell'area di Milano, come è noto capitale del design, ma non solo. Istituti che prevedono borse di studio a copertura parziale o totale per i suoi studenti, dall'Istituto Marangoni di Milano fino alle scuole presenti in città come Firenze, Roma, ma anche Cagliari e Napoli.
Del resto, in una terra con una tradizione così sviluppata, l’Italia il Design può essere una leva fondamentale per ripensare e orientare la strategia dell’intera organizzazione imprenditoriale in ottica sostenibile: dalla revisione di prodotti e processi, per creare valore efficientando l’utilizzo delle risorse e indirizzando l’innovazione tecnologica e manageriale.