“Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, il grande progetto per l'inclusione economica e sociale

Il progetto del Ministero del Lavoro e dell'Anpal rappresenta il perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive del lavoro

22 mar 2022
3 minuti di lettura

Sostenere l’occupazione per andare incontro ai lavoratori in cassa integrazione, ai giovani, alle donne, ai percettori di Reddito di Cittadinanza. Attuare una serie di misure che favoriscano il reinserimento lavorativo, in un'ottica di inclusione economica e sociale. Sono questi gli obiettivi del programma Gol, il cui acronimo significa “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”.

Il progetto, varato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme ad Anpal, rappresenta il perno dell’azione di riforma nell’ambito delle politiche attive del lavoro, che oltre a Gol prevede il varo di un Piano per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale. Lo stanziamento complessivo messo a punto per Gol, inserito nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e che avrà una durata per il periodo 2021-2025, è pari a 4,4 miliardi di euro. Da un punto di vista operativo, sono stati intanto stanziati circa 900 milioni di euro in favore delle Regioni, per realizzare politiche attive e formative in campo lavorativo.

Sono cinque, a monte, i percorsi pensati dal programma, ovvero:

  • Reinserimento lavorativo: per coloro più vicini al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro
  • Aggiornamento (upskilling): per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante 
  • Riqualificazione (reskilling): per lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livello di qualificazione rispetto al livello di istruzione 
  • Lavoro e inclusione: nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza (e prima per il Rei);
  • Ricollocazione collettiva: valutazione delle chance occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi.

Le regioni stanno lavorando per il raggiungimento degli obiettivi, creando lavoro e fornendo nuovi servizi per cittadini e lavoratori, al passo con le competenze in linea con i nostri tempi, segnati dal ricorso sempre più marcato alle nuove tecnologie e al digitale. Nella Regione Lazio, ad esempio, il programma Gol avrà una dotazione per il 2022 pari a 83,7 milioni di euro, a cui sono state aggiunte risorse aggiuntive di 5,3 milioni per finanziare tirocini e formazioni per i lavoratori dipendenti delle imprese in crisi. D'altro canto, in Sicilia ammontano a circa 100 milioni di euro le risorse messe a disposizione nell'ambito del programma. Nella regione il programma Gol è finalizzato innanzitutto al reinserimento occupazionale, all’aggiornamento e alla riqualificazione dei lavoratori. Nel 2022, secondo le stime, potrebbe coinvolgere oltre 65mila persone, destinatari di percorsi di formazione e di progetti che lavorino per il rafforzamento delle competenze digitali. Linee guida analoghe, seppur con differenze di carattere locale, sono alla base dei provvedimenti assunti anche dalla regione Puglia (dove sono state messe in campo le misure per garantire al più presto a tutti i beneficiari i livelli essenziali di politiche attive del lavoro e formazione, rafforzando la rete dei servizi per l’impiego) e nelle Marche, che ha individuato nei suoi tredici Centri per l’impiego il luogo della valutazione (assesment) personale dei beneficiari del programma Gol e dell’orientamento nei differenti percorsi prospettabili.

L’attuazione del programma Gol, dunque, procederà in maniera armonica lungo tutto il territorio nazionale: per accedervi, bisogna rivolgersi ai Centri per l’Impiego, mentre saranno previste forme di cooperazione tra sistema pubblico e privato. Si tratta di una riforma che contribuirà a migliorare la competitività del Paese, la tenuta sociale, a difendere i lavoratori e la capacità produttiva nazionale.  

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