Trend & Interviste

Industria conciaria, partono le agevolazioni per un settore leader nel mondo

La produzione italiana di pelli e cuoio rappresenta circa il 23% della produzione mondiale e il 66% della produzione europea

6 ott 2022
4 minuti di lettura

Spina dorsale dell’economia italiana e sostegno allo sviluppo del Paese: sono senz’altro le piccole e medie imprese italiane, che si distinguono per qualità, innovazione, passione e impegno, e sono il simbolo del Made in Italy nel mondo. Tra i settori industriali, spicca certamente quello conciario, ovvero la produzione di pelli e cuoio recuperando la pelle animale grezza proveniente dalla macellazione. Prodotti come borse, calzature, capi d’abbigliamento, arredi, pelletteria, rappresentano un marchio di fabbrica per il nostro Paese.

L'industria conciaria italiana è storicamente considerata leader mondiale per l'elevato sviluppo tecnologico e qualitativo, il forte impegno ambientale e la capacità innovativa in termini di stile e design. Dal punto di vista della qualità, il prodotto italiano è unanimemente considerato il primo al mondo.

La produzione italiana rappresenta circa il 23% della produzione mondiale e il 66% della produzione europea; è uno dei settori italiani maggiormente internazionalizzati, esportando in 122 paesi, con un'incidenza del 28% di export su mondo.

Questo settore impiega in Italia quasi 18.000 addetti in oltre 1.200 aziende, con un fatturato annuo di quasi 5 miliardi di euro (il 70% destinato all’export).

Rappresenta proprio l’esempio di successo della piccola impresa che si organizza in veri e propri distretti molto organizzati ed efficienti: è il modello distrettuale che tradizionalmente caratterizza una parte rilevante dell'economia manifatturiera nazionale.
La quasi totalità della produzione (oltre il 95%) si concentra infatti all'interno di alcuni comprensori produttivi territoriali.

I maggiori distretti sono:

  • il distretto veneto: la valle del Chiampo (Vicenza) con 130 kmq di territorio è sede di uno dei maggiori distretti conciari del mondo, nonché il più importante in Italia per produzione e numero di addetti;
  • il distretto toscano: raggruppa il maggior numero di aziende si trova in Toscana;
  • il distretto campano: specializzato nella concia di pelli piccole, ovine e caprine, per abbigliamento, calzatura e pelletteria;
  • il distretto marchigiano: noto per il comparto calzaturiero;
  • altri poli conciari si trovano in Lombardia, Piemonte, Puglia.

In questo contesto nasce l’iniziativa pubblica di sostenere il settore gravemente danneggiato negli ultimi anni dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, “attraverso la tutela delle filiere e la programmazione di attività di progettazione,  sperimentazione, ricerca e sviluppo”. Il Ministero dello Sviluppo Economico promuove una misura che mette a disposizione dell’industria conciaria risorse pari a 10 milioni di euro.

Proprio in virtù dell’importanza dei distretti conciari sopra citati, possono beneficiare delle agevolazioni le imprese facenti parte dei distretti conciari localizzati nelle Regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto. L'elenco specifico dei Comuni interessati è riportato nell’allegato n. 1 al decreto direttoriale 6 settembre 2022.

Per accedere alle agevolazioni, le imprese devono presentare progetti in grado di accrescere la competitività delle imprese, con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza, volti alla realizzazione di programmi di investimento a elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. I progetti devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda e prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50 mila e non superiori a 200 mila euro. Nel caso di presentazione di progetti integrati (almeno 5 progetti), la soglia massima delle spese ammissibili è innalzata a 500 mila euro. I progetti devono inoltre garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti ed essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Le agevolazioni in forma di contributo a fondo perduto sono concesse nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • programmi informatici e licenze software;
  • formazione del personale;
  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;
  • costo del personale, strumenti, attrezzature, servizi di consulenza e altri servizi qualora connessi all’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale eventualmente incluse nel progetto.
  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese per gli investimenti.

Le domande di agevolazione debbono essere presentate a Invitalia a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022. Sarà in ogni caso possibile procedere alla compilazione delle domande di agevolazione a partire dalle ore 10.00 dell’8 novembre 2022.

Riferimento del settore è l'Unione Nazionale Industria Conciaria, la più importante associazione mondiale degli industriali conciari. Opera dal 1946 a tutela delle aziende associate e rappresenta un settore altamente strategico, fondamentale per il tessuto economico e manifatturiero italiano.

Leggi anche
$content.image.resourceAlt
27 lug 2022
MITE, fondo per la transizione energetica nel settore industriale
Apri
News
$content.image.resourceAlt
3 feb 2023
Havas Group cerca nuovo personale nel settore della comunicazione per la città di Milano
Apri
News
2 ott 2018
Infobandi, il portale con tutte le opportunità per il Terzo Settore