La candidatura perfetta: gli errori da evitare

Per concludere il ciclo sui consigli da seguire in fase di compilazione del curriculum e di invio della propria candidatura, abbiamo pensato di lasciarvi con 5…

18 gen 2011
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Per concludere il ciclo sui consigli da seguire in fase di compilazione del curriculum e di invio della propria candidatura, abbiamo pensato di lasciarvi con 5 cose da tenere sempre presente:
  1. Lacune temporali: nonostante talvolta una discrepanza nel percorso professionale non dipenda direttamente da una scelta del candidato o da circostanze di sua responsabilità, un vuoto temporale è un campanello d’allarme che un selezionatore non trascurerà. È importante perciò prestare attenzione alle date di inizio e fine di ciascuna assunzione nella stesura del curriculum, indicando preferibilmente anche i mesi. Un buco nel proprio percorso professionale non è un ostacolo impossibile da superare nella fase di selezione, ma è preferibile darne spiegazione nel CV o nella lettera di presentazione, prima che esso possa generare qualche dubbio nel selezionatore.
  2. Grammatica e sintassi: può sembrare una puntualizzazione pedante, ma un corretto uso della grammatica e della punteggiatura è un particolare che fa spiccare un candidato rispetto agli altri perché in qualche modo ci racconta che cosa ci si possa aspettare da lui. Quale azienda infatti cerca persone distratte o negligenti? Nessuna. Un candidato che si prepara per quella che dovrebbe costituire una nuova e importante possibilità per la propria carriera ma non presta attenzione a questi particolari, come può conquistarsi la fiducia e convincere il selezionatore che sarà il migliore nello svolgimento del suo lavoro?
  3. Attenzione ai dettagli: anche questo aspetto è un chiaro segnale del futuro impegno del candidato nel proprio ruolo. Che dire infatti degli errori nei copia-e-incolla o di refusi che anche solo una veloce rilettura avrebbe evitato? Capita di vedere curriculum inviati in risposta ad annunci con il nome dell’azienda o la mansione errati; altri che invece riportano una data o un’intestazione alla lettera di presentazione non aggiornata. Anche in questo caso nulla di drammatico, ma di sicuro l’impressione che ne consegue è la scarsa professionalità del candidato.
  4. Percorso al contrario: il curriculum evidenzia l’ascesa della propria carriera attraverso il progredire del ruolo e delle mansioni che il candidato ha maturato con il passare del tempo e con l’esperienza. Un demansionamento o il fatto stesso che un candidato si possa proporre per una posizione di minor responsabilità può quindi destare qualche sospetto sul selezionatore. Pur con le dovute precisazioni, per esempio:
    • i job title e le relative responsabilità variano a seconda delle dimensioni e dell’organizzazione aziendale;
    • una persona potrebbe aver accettato un ruolo da consulente o a tempo determinato solo per momentanee esigenze aziendali o personali;
    • un genitore potrebbe scegliere di lavorare per un periodo part-time o di farsi affidare meno incarichi fino a quando il figlio non avrà cominciato a frequentare la scuola
    è preferibile tuttavia spiegare al selezionatore le proprie motivazioni di tale “deresponsabilizzazione”, preparandosi anche per un approfondimento in fase di colloquio.
  5. Leggere attentamente le istruzioni: è controproducente non attenersi alle richieste fatte nell’annuncio, perché nessuna azienda è contenta di perdere tempo – o addirittura soldi – con candidature non mirate. Non seguire l’iter di candidatura previsto dall’azienda (per un’inserzione, un annuncio online o attraverso il sito aziendale) dimostra la scarsa affidabilità del candidato per il futuro, fino a inficiarne del tutto la candidatura. Se un selezionatore richiede informazioni precise (ad esempio la retribuzione attuale o una lettera motivazionale), è molto probabile che scarterà automaticamente quelli che ne sono privi perché ciò può nascondere una scarsa aderenza o uno scarso interesse alla posizione in oggetto. Per cui:
    • inviare informazioni precise a domande precise;
    • evitare di rispondere a annunci per posizioni specifiche quando non si ricopre quel ruolo.
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