La cultura dà lavoro a 1,5 milioni di italiani
I posti di lavoro nell'industria culturale del nostro Paese crescono più che in altri settori. Lo dice la VIII edizione del rapporto "Io sono cultura 2018 – L'…
I posti di lavoro nell'industria culturale del nostro Paese crescono più che in altri settori. Lo dice la VIII edizione del rapporto "Io sono cultura 2018 – L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi", elaborato da Symbola e Unioncamere.
Le imprese legate alle attività culturali e creative sono 414.701, nel suo complesso il tasso di occupazione rispetto al 2016 è cresciuto del 2,0% e gli occupati sono 1 milione 520 mila e aumentano più che nel resto dell'economia italiana (+1,1%).
Insomma, la cultura traina con forza l'economia: nel 2017 ha contribuito a generare il 6,1% della ricchezza prodotta, corrispondente a più di 92 miliardi di euro. E questo ha ripercussioni positive anche in altri ambiti, ovvero per ogni euro prodotto dal nel settore culturale se ne attivano 1,8 in altri settori. Praticamente 92 miliardi prodotti ne stimolano altri 163, per un totale di ben 255,5 miliardi generati dall'intera filiera; il maggior "beneficiario" in tal senso è il turismo.
Il rapporto individua anche cinque grandi settori che compongono il sistema produttivo culturale: industrie creative (architettura, comunicazione, design), industrie culturali propriamente dette (cinema, editoria, videogiochi, software, musica e stampa), patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), performing arts e arti visive a cui si aggiungono le imprese creative-driven (quelle, cioè, non direttamente riconducibili al settore ma che impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative, come la manifattura evoluta e l'artigianato artistico).