La guida per diventare magistrato

Quella del magistrato è una professione estremamente delicata e autorevole, un'attività di fondamentale importanza per la democrazia, carica di grandi responsa…

17 gen 2019
2 minuti di lettura

Quella del magistrato è una professione estremamente delicata e autorevole, un'attività di fondamentale importanza per la democrazia, carica di grandi responsabilità. È per questo che il percorso formativo e professionale per svolgere questo mestiere è molto selettivo. Ma quali sono gli step da seguire?

Prima di tutto occorre una laurea magistrale in Giurisprudenza a cui deve seguire uno di questi percorsi:

- Terminare la pratica forense (delle durata di almeno 18 mesi), superare l'esame di avvocatura;
- Scuola di specializzazione (della durata di 2 anni) per le professioni legali (SSPL) a cui si accede per concorso pubblico e durante la quale si svolge un tirocinio presso gli uffici giudiziari;
- Tirocinio di almeno 18 mesi presso gli uffici giudiziari oppure nell'Avvocatura dello Stato;
- Svolgere un dottorato di ricerca in materie giuridiche (il percorso di dottorato dura 3 anni).

A questo punto bisognerà partecipare al concorso pubblico in magistratura (che può essere tentato per massimo 3 volte in totale), uno dei più impegnativi previsti in Italia. I requisiti obbligatori sono:
- Possedere la cittadinanza italiana e i diritti civili;
- essere incensurato;
- Possedere l'idoneità fisica alla mansione;
- Non essere stati dichiarati inidonei al concorso per 3 volte;
- Aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza;
- Aver conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione forense/ aver concluso il tirocinio di 18 mesi presso l'Avvocatura dello Stato/ essere un avvocato abilitato.

Il concorso prevede tre prove scritte – 3 temi con oggetto il diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo - e una orale. Durante le prove scritte è possibile consultare i codici non commentati e senza le annotazioni di alcun tipo. Per accedere all'orale bisogna raggiungere il punteggio di almeno 12/20 in ciascuna prova. La prova orale verte su queste materie:

  • diritto romano;
  • diritto civile e procedura civile;
  • diritto penale e procedura penale;
  • diritto amministrativo e giustizia amministrativa;
  • diritto pubblico e costituzionale;
  • diritto tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto comunitario;
  • diritto del lavoro e previdenza sociale;
  • diritto internazionale pubblico ed internazionale privato;
  • informatica giuridica;
  • colloquio su una lingua a scelta tra inglese, spagnolo, francese o tedesco.

Ma non è finita qui. Si deve svolgere un tirocinio post-concorso di almeno 18 mesi presso una sede della Corte d'Appello, al termine del quale viene valutata l'idoneità. In caso di esito positivo, il candidato avrà sarà a tutti gli effetti un magistrato!

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