Lavorare per un’azienda estera dall’Italia? Con lo smart working si può e lo sognano in tanti
Per molti professionisti lavorare per un’azienda estera è una delle sfide più allettanti. Una sfida che oggi, grazie all’ampia diffusione dello smart working, …
Per molti professionisti lavorare per un’azienda estera è una delle sfide più allettanti. Una sfida che oggi, grazie all’ampia diffusione dello smart working, è sempre più alla portata di tutti.
Secondo un’indagine di Wyser, brand dell’agenzia Gi Group, il 93% di un campione di 1.500 professionisti e manager italiani desidera intraprendere un rapporto di lavoro con un’azienda internazionale.
I motivi? Confrontarsi con una cultura diversa senza allontanarsi dalla famiglia, aiutare l’ambiente, arricchire il proprio know-how, affrontare nuove sfide professionali. Non spaventa, invece, la mancanza di contatto umano con i colleghi, una condizione a cui la pandemia ci ha ormai abituati.
Ma l’indagine rivela un altro dato interessante: l’Italia è una delle mete più ambite per i professionisti internazionali, soprattutto per quelli provenienti dalla Spagna (42%), dal Regno Unito (31%) e dalla Francia (11%), mentre tra i Paesi di altri continenti spiccano la Cina, l’Indonesia e gli Stati Uniti. Segno che il nostro Paese è attrattivo non solo come meta turistica, ma anche come realtà professionale.
Ora non resta che aggiornare il Cv e alzare lo sguardo oltre i soliti confini.