Le regole d’oro per preservare la propria reputazione al lavoro

La reputazione digitale è oggi un argomento molto dibattuto, più spesso a livello aziendale che personale. Vi abbiamo già insegnato a misurare la vostra influe…

29 mar 2012
3 minuti di lettura
La reputazione digitale è oggi un argomento molto dibattuto, più spesso a livello aziendale che personale. Vi abbiamo già insegnato a misurare la vostra influenza social, ma questo non basta. Un articolo di Forbes ha recentemente presentato alcuni punti dolenti in cui la reputazione al lavoro può essere messa in discussione in maniera anche rilevante; noi vi forniamo tre consigli per evitare spiacevoli inconvenienti: 1. Attenti ai social media La commistione tra vita privata e lavorativa è uno dei grandi problemi che i social network portano con sé. Una serata troppo allegra o una gita di qualche anno fa può minare il nostro apparire professionali e integerrimi al lavoro. Nessuno può obbligarci a nascondere qualche contenuto su Facebook o una foto sull’emergente Pinterest, è però importante essere consci che una gestione oculata della nostra presenza social può essere di grande aiuto. Il consiglio: la gestione delle liste privacy su Facebook può esserci molto utile, esistono anche degli strumenti per questa attività. 2. Via gli scheletri dall’armadio La rete oggi è pervasiva, ma non è solo un problema di informazioni online. Tenendo a mente la famosa legge di Murphy “se qualcosa può andar male, lo farà”, vi consigliamo quindi di essere molto trasparenti e onesti in ogni fase del vostro lavoro: dal colloquio (a proposito, ricordate gli errori da non fare!) in cui è meglio evitare di millantare competenze di cui effettivamente non potrete poi dar prova, all’operatività quotidiana dove un approccio di trasparenza pagherà. Se avete avuto in passato qualche problema con i colleghi o avete taciuto fino ad oggi verità sul vostro precedente impiego vi consigliamo di riflettere sulla possibilità di “vuotare il sacco” e condividere con i colleghi le vostre esperienze, eviterete problemi in futuro. Il consiglio: valutate con attenzione le vostre esperienze passate e provate a comprendere se vi sono tra queste dei potenziali punti di debolezza che potrebbero minare la vostra attuale reputazione al lavoro. Se la risposta è positiva affrontate con delicatezza il tema con una persona a voi vicina e cercate di capire come procedere per trasformare una minaccia in opportunità. 3. Mai abbassare la guardia Cosa si dice di voi in azienda? Come vi state comportando con colleghi e superiori? Un costante controllo e monitoraggio del vostro lavoro, ma anche dell'atteggiamento percepito, è importantissimo. Abituatevi a richiedere anche feedback informali, confrontatevi con i colleghi, provate a comprendere come vengono interpretate eventuali battute o piccoli scherzi, o se è gradito il fatto di dare consigli o fare osservazioni sul lavoro dei colleghi. Non tutti gli ambienti di lavoro sono uguali e un monitoraggio interno potrebbe essere molto prezioso. Con un comportamento corretto e i nostri consigli per fare carriera non correrete alcun rischio in azienda. Il consiglio: invitate il collega con cui vi sentite maggiormente in confidenza ad un aperitivo, e chiedetegli con franchezza come pensa si potrebbe migliorare il vostro comportamento al lavoro. La panoramica appena vista ci permette di capire quanto sia importante mantenere un approccio trasparente e monitorare quello che colleghi ed esterni pensano di noi. Trattiamo spesso questi temi nella Rassegna Stampa di Cliclavoro, non perdetela!
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