Piccole e medie imprese: i nuovi bandi per la digitalizzazione
Sia a livello locale che nazionale, partono nuove iniziative a sostegno di progetti innovativi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
Nel 2022 il 69,9% delle piccole e medie imprese adotta almeno 4 attività digitali su 12. Rimangono stabili rispetto al 2020 l’adozione di robotica e l’impiego di specialisti ICT. Sono i dati Istat che fotografano lo stato delle imprese italiane in termini di digitalizzazione: la dimensione legata all’integrazione delle tecnologie digitali colloca le imprese del nostro Paese in ottava posizione nella graduatoria europea. I miglioramenti vengono registrati nei servizi cloud e nella fatturazione elettronica che hanno determinato il miglioramento nella graduatoria dell’Italia per l’adozione di tecnologie digitali tra il 2017 e il 2022. Dati positivi ma sempre migliorabili, per questo si attivano iniziative per rafforzare l’impegno delle imprese nella strada verso la digitalizzazione.
In primis, due decreti firmati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per rifinanziare “Smart&Start Italia”, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di startup innovative. Con uno stanziamento di 108 milioni di euro, la misura agevola i progetti d’impresa per la produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.
L’incentivo, gestito da Invitalia, è rivolto a startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa e imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano. I progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.
Rientra in queste iniziative anche il bando del Competence Center nazionale, Smact. Smact è uno degli 8 Centri di Competenza industria 4.0 nati in Italia; è una partnership pubblico-privata che mette a sistema le competenze in ambito 4.0 della ricerca, dei provider di tecnologie e delle imprese. Il nuovo bando 2023 finanzia progetti di R&S per 5 milioni di euro e mette a disposizione per le imprese anche 3,5 milioni di euro per servizi agevolati di formazione e consulenza. In particolare, i progetti di innovazione finanziabili sono di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel campo delle tecnologie avanzate: IoT e IIoT; Data management & security; AI; Tecnologie per la sostenibilità; Automazione avanzata; Gemello Digitale; Tecnologie per l’agroalimentare; Città, edifici e costruzione intelligente. Il bando prevede un contributo fino al 70% dei costi/spese sostenuti fino a un importo massimo di 400mila euro di co-finanziamento.
Anche a livello locale, dal Nord al Sud, si attivano nuovi bandi in questa direzione. La Regione Sicilia pubblica l’Avviso “Nuovi luoghi per l’innovazione in Sicilia”, per “promuovere e sostenere imprenditorialità innovativa, stimolare lo scouting di soggetti e proposte innovative, anche attraverso l’adozione di tecnologie avanzate”.
Sono previsti contributi a fondo perduto per realizzare e/o sviluppare luoghi di innovazione (living-lab, fablab e altri luoghi fisici e virtuali dove fare e promuovere innovazione) ovvero spazi e facility dedicati all’insediamento di nuove imprese (es. incubatori, acceleratori, spazi di co-working, etc.) tesi a creare, rafforzare e consolidare in Sicilia realtà imprenditoriali, anche a livello nazionale-internazionale.
In Piemonte, il bando “Digitalizzazione ed efficientamento produttivo delle imprese” ha tra gli obiettivi quello di permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione, rafforzare la crescitasostenibile e la competitività delle Pmi e la creazione di posti di lavoro, anche grazie agli investimenti produttivi. Il sostegno prevede uno stanziamento di 80.000.000 euro si estende su due linee: la diffusione delle tecnologie digitali con investimenti in infrastrutture digitali, cybersecurity, sistemi integrati, commercio elettronico, e-business, processi in rete, tecnologie emergenti, aumento della protezione ambientale inclusa la decarbonizzazione, acquisto di sistemi 5G, cloud e di pagamento mobile, manifatture additiva e stampa 3D; e l’efficientamento produttivo, con priorità a progetti di investimento finalizzati a migliorare la competitività e la sostenibilità dei processi e dei prodotti e dei servizi.
Ci sono tutti gli elementi per cogliere le opportunità e proseguire sulla strada della digitalizzazione sempre guardando con attenzione l’impatto ambientale e la sostenibilità degli interventi.