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Sicurezza e digitale: il ruolo del Polo strategico nazionale

L’investimento per sostenere circa il 75% delle PA italiane nella migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud

6 mar 2025
3 minuti di lettura

Un investimento di 300 milioni per migliorare le infrastrutture digitali, nel quadro del Polo strategico nazionale. Il nuovo avviso, destinato alle pubbliche amministrazioni centrali, rientra tra i target prefissati dal Pnrr e comprende l'innalzamento del livello di sicurezza, specialmente in riferimento alla cybersicurezza nazionale, nell’ambito della Strategia Cloud Italia. Un percorso pensato per sostenere circa il 75% delle PA italiane nella migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud entro il 2026.

Nato per dotare le Amministrazioni di un sistema cloud avanzato, sicuro e sostenibile, il Polo strategico nazionale interviene sulle infrastrutture digitali, fondamentali per la gestione dei dati critici della PA. Da un censimento condotto nel 2020 dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) è emerso che di 1.252 Data Center analizzati, il 95% è carente in fatto di sicurezza, affidabilità ed efficienza. Questo potrebbe significare non solo bassa capacità di gestire grandi quantità di traffico, ma soprattutto un alto rischio di attacchi informatici a discapito dei cittadini e dei loro dati.

L’adozione del Cloud Computing nel settore pubblico potrebbe aiutare concretamente le Amministrazioni a offrire servizi digitali e infrastrutture tecnologiche autonome, efficienti e affidabili, in linea con i principi di tutela della privacy, come previsto dalla Strategia Cloud Italia. In questo senso, il nuovo avviso pubblico da 300 milioni permetterà dunque alle amministrazioni centrali di potenziare i propri sistemi informatici con il cloud sicuro di Polo Strategico Nazionale, compiendo un cambio di passo nella gestione dei dati sensibili degli italiani e ampliando l’offerta di servizi pubblici per cittadini e imprese.

Nel dettaglio, il bando è aperto a una platea di amministrazioni centrali pilota, tra i quali ministeri e agenzie fiscali, che possono usufruire dei fondi del Pnrr per migrare anche i propri sistemi, applicazioni e dati sull’infrastruttura del Psn, in linea con quanto previsto dalla Strategia Cloud Italia. Potranno inoltre aderire anche le pubbliche amministrazioni centrali, e loro articolazioni organizzative come le direzioni generali, i dipartimenti o i comandi che hanno già partecipato ai precedenti avvisi pubblici della Misura 1.1 di febbraio 2023 e marzo 2024.

In questo caso, la candidatura potrà riguardare esclusivamente l’integrazione di ulteriori servizi rispetto a quelli già finanziati in precedenza. Oltre alla migrazione dei servizi al Psn, l’avviso finanzia anche il canone per la gestione e l’erogazione di ciascun servizio per i dodici mesi successivi all’attivazione di ciascun servizio necessario alla migrazione. Sarà possibile presentare la propria domanda di partecipazione seguendo le istruzioni disponibili sul sito del dipartimento per la Trasformazione digitale entro le ore 23.59 del 31 marzo 2025.

A ulteriore conferma della rilevanza rivestita dalla sicurezza delle infrastrutture digitali, recentemente Istat e Polo strategico nazionale hanno siglato un accordo per la migrazione dei propri servizi sull’infrastruttura Cloud di PSN. L’obiettivo è quello di arricchire i servizi infrastrutturali dell’Istat e a rafforzare la sua capacità di gestire, analizzare e modellare dati provenienti da fonti eterogenee, attraverso l’adozione di soluzioni cloud avanzate.

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