Digitale e innovazione nella sanità, le nuove misure con il Polo strategico nazionale
L’obiettivo è mettere in campo tecnologie d’avanguardia per la sicurezza dei dati e le prestazioni sanitarie
Una nuova spinta all'innovazione per la trasformazione digitale del sistema sanitario italiano. Con un avviso pubblicato lo scorso 23 giugno, l'obiettivo è di accompagnare strutture sanitarie e aziende ospedaliere nel passaggio definitivo verso il Polo Strategico Nazionale. Le risorse, disponibili attraverso la piattaforma PA Digitale 2026, servono a finanziare i progetti di “full migration”, ovvero la migrazione completa e definitiva dei sistemi, inclusi quelli critici. Questo nuovo avviso rappresenta un’occasione concreta per rafforzare la sicurezza informatica e l’efficienza dei servizi digitali sanitari, in linea con la strategia tracciata a livello nazionale.
A monte, l'obiettivo del Polo strategico nazionale è quello di dotare la Pubblica Amministrazione di un’infrastruttura ad alta affidabilità, resiliente e indipendente, mettendo in campo tecnologie d’avanguardia. La Strategia si basa sul principio del “Cloud First”, che considera prioritario per la PA il ricorso a strumenti e tecnologie di tipo cloud rispetto a qualsiasi altra opzione tecnologica, e segue tre direttrici:
- classificare i dati e i servizi della PA per guidare e supportare la migrazione al Cloud;
- qualificare i fornitori di Cloud Pubblico e i Servizi Cloud utilizzabili dalle Amministrazioni;
- realizzare un’infrastruttura nazionale per l’erogazione di Servizi Cloud di Polo Strategico Nazionale, con le più alte garanzie di affidabilità, resilienza e indipendenza, la cui gestione e controllo siano autonomi da soggetti extra UE.
Il nuovo avviso in ambito sanitario, in particolare, è rivolto alle Asl e alle aziende ospedaliere: il finanziamento, nella misura dell’importo forfettario, sarà erogato in un’unica soluzione a seguito delle attività di migrazione verso il PSN. Gli importi verranno definiti sulla base dei servizi che rientrano nel Piano di migrazione per i quali viene richiesto un finanziamento, oltre che dei relativi sistemi informatici necessari all’erogazione del servizio.
Le amministrazioni possono presentare la propria domanda di partecipazione seguendo le istruzioni disponibili sulla piattaforma PA Digitale 2026 a partire dal 30 giugno 2025 ed entro le ore 23.59 del 25 luglio 2025. Si tratta di una misura che si inserisce nel più ampio contesto della digitalizzazione del settore sanitario, che comprende tanto l'ammodernamento delle strutture quanto il ricorso a strategie innovative: basta pensare che secondo i dati dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, oltre il 52% dei medici di base ha effettuato almeno una televisita e circa il 46% utilizza strumenti di telemonitoraggio. Anche tra gli specialisti la televisita è in espansione, con un tasso di adozione che supera il 30%.
In questo senso, la sicurezza dell'architettura digitale riveste un aspetto fondamentale, per la gestione dei dati e per la loro protezione: il Polo ospiterà i dati ed i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti).
Proprio per questa ragione, la direzione assunta dal Polo strategico nazionale riveste un punto chiave del programma, che può contare anche su altre risorse stanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.