Trend & Interviste

Transizione digitale: gli strumenti per misurarla e i professionisti del settore

Le risorse ricercate per sostenere le aziende in un quadro complessivo in continuo mutamento

24 feb 2023
4 minuti di lettura

Se la transizione digitale è lo snodo cruciale per le imprese del futuro, queste ultime si dotano di strumenti in grado di valutarne la modernizzazione e di professionisti in grado di aiutarle ad attrezzarsi per la rivoluzione in corso. Si tratta di due piani distinti eppure intrecciati: da un lato il Digital Intensity Index, per valutare lo stato del tessuto imprenditoriale italiano in ottica digitale; e dall’altro una risorsa integrata nell’organigramma aziendale, ovvero il Digital Transformation Advisor.

Nel dettaglio, lo strumento del Digital Intensity Index si propone di valutare lo stato di avanzamento digitale delle imprese attraverso dodici parametri, utilizzati per identificare le aree nelle quali le imprese italiane ed europee incontrano maggiori difficoltà. Le migliori performance vengono registrate dalle imprese appartenenti al settore della domanda di Ict specializzata e strategica, come quello connesso alla fornitura di energia, così come sono più che soddisfacenti i risultati dei settori delle professioni tecniche e dei servizi di informazione e comunicazione; questi ultimi si distinguono per la presenza di specialisti Ict e la formazione effettuata per aggiornare o sviluppare le competenze tecnologiche dei propri addetti. Per quanto riguarda le imprese della manifattura, invece, i dati indicano un buon livello di utilizzo della robotica.

L’indice individua quattro intensità digitali in funzione del numero di attività svolte dalle imprese. I dodici parametri utilizzati dal Digital Intensity Index, in particolare, sono i seguenti:

  • Percentuale di addetti connessi >50%;
  • Imprese che impiegano specialisti ICT;
  • Imprese che si connettono a Internet in banda larga fissa a velocità di download >= 30 Mbit/s;
  • Imprese che effettuano riunioni a distanza via Internet (ad es. con Skype, Zoom, MS Teams, WebEx, etc.);
  • Imprese che informano gli addetti dei loro obblighi inerenti tematiche sulla sicurezza ICT;
  • Imprese che hanno organizzato nell’anno precedente corsi di formazione per sviluppare o aggiornare le competenze ICT/IT degli addetti senza competenze specialistiche in ICT/IT;
  • Imprese che utilizzano almeno tre misure di sicurezza ICT;
  • Imprese che hanno documenti su misure, pratiche o procedure sulla sicurezza ICT;
  • Imprese con addetti che hanno accesso remoto via Internet a e-mail, documenti, applicazioni aziendali;
  • Imprese che utilizzano robot;
  • Imprese con il valore delle vendite online almeno pari all’1% dei ricavi totali; Imprese che hanno vendite via web maggiori dell’1% dei ricavi totali e il cui valore delle vendite via web verso consumatori privati (B2C) sia superiori al 10% del totale delle vendite via web.

Una volta assodati i parametri, il dato racconta che nel 2022 il 69,9% delle piccole e medie imprese italiane ha avviato almeno 4 attività digitali su 12. Un risultato maggiore alla media dell'Unione europea, e dunque un risultato positivo. Per implementare maggiormente la transizione, tuttavia, le imprese possono ricorrere anche a figure deputate a questa funzione. Il riferimento è al Digital Transformation Advisor, una figura chiave per le aziende specialmente in ottica Pnrr. Si tratta di una risorsa che deve essere in grado di aiutare le aziende a navigare in un quadro complessivo in continuo mutamento, fornendo soluzioni personalizzate e sfruttando le proprie competenze in tecnologie digitali e leadership.

Questa figura può lavorare sia da esterno, come freelance, che all’interno dell’azienda: l’inserimento in pianta stabile, naturalmente, comporta diversi vantaggi, come una conoscenza maggiormente approfondita delle aree critiche di intervento e la possibilità di intervenire in maniera più istantanea. In ogni caso, che si tratti di un professionista inserito nell’organigramma o di un freelance esterno, il Digital Transformation Advisor assume una rilevanza sempre più strategica.

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