Transizione digitale, gli incentivi alle imprese in ottica sostenibile
Le misure per stimolare la filiera dell'innovazione e l'ecosistema delle Pmi
Tracciare la strada migliore per affrontare le maggiori sfide di oggi e del prossimo futuro, rappresentate dalla triplice transizione green, digitale e geopolitica. Con il Libro verde sulla politica industriale, il Mimit punta a mettere al servizio delle aziende italiane gli strumenti più adeguati, con particolare riguardo al tema dell’innovazione. Il sostegno è anche finanziario, con “Investimenti sostenibili 4.0”, misura che intende rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle piccole e medie imprese nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Del resto, secondo uno studio InnovUp, Assolombarda e Fondazione Ricerca e Imprenditorialità, negli ultimi dieci anni la filiera dell’innovazione ha mobilitato oltre 40 miliardi di euro. Tra i quindici punti del documento presentato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, uno riguarda proprio le Piccole e medie imprese: per modernizzare il rapporto con le aziende, viene suggerita l’adozione di una politica industriale orientata per filiere, anche con l’istituzione di una “Conferenza delle imprese e delle filiere”, con il compito di consolidare le interdipendenze tra i diversi settori e rafforzare le Pmi.
Queste ultime occupano una posizione centrale in quell'ecosistema produttivo cruciale per la transizione digitale: per questo si unta a favorire l’adozione di tecnologie digitali da parte delle Pmi per aumentare la loro competitività e l’innovazione e a continuare a sostenere la crescita delle startup innovative. Con “Investimenti sostenibili 4.0”, è prevista la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da piccole e medie imprese conformi ai principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ovvero a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2 del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”. Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese. Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.
All’interno del Libro verde, inoltre, è presente un focus sulle cosiddette tecnologie di frontiera (semiconduttori avanzati, tecnologia quantistica, intelligenza artificiale, biotecnologie, tecnologie digitali per connettività e navigazione, sensori avanzati, tecnologie spaziali, energia, robotica e sistemi autonomi, materiali avanzati e tecnologie per la produzione e riciclo) significa realizzare nel lungo periodo un potenziamento dell'autonomia tecnologica italiana ed europea.