Un Erasmus del lavoro per i giovani Neet
Il progetto prevede di aiutare i ragazzi e le ragazze che non lavorano, studiano o frequentano corsi di formazione
Un programma europeo pensato per sostenere i giovani svantaggiati che non lavorano, studiano o frequentano corsi di formazione a integrarsi nella società e a farsi strada nel mondo del lavoro. Si tratta del progetto Alma, acronimo dall'inglese di Aim, Learn, Master, una sorta di Erasmus per i giovani Neet.
In particolare, questa iniziativa intende contrastare il fenomeno da sempre preoccupante della disoccupazione nel continente, soprattutto presso alcune aree dell'Europa. Del resto, al luglio 2021, 2.854 milioni di persone sotto i 25 anni erano disoccupate in tutta l'UE, di cui un totale di 2.339 milioni provengono dall'interno della zona euro, secondo Eurostat. Anche se la disoccupazione giovanile è diminuita in termini assoluti, il Sud dell'Europa registra purtroppo dati preoccupanti. E proprio in questo senso, di recente la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato il progetto ALMA, spiegando di voler "intensificare il nostro sostegno a coloro che non hanno alcun tipo di occupazione, istruzione o formazione".
Lo scopo definitivo del programma Alma è di migliorare le competenze, conoscenze ed esperienze dei giovani ed offrire loro l'opportunità di stabilire nuovi contatti a livello europeo. Il fine ultimo è consentire ai giovani di trovare il loro posto nel mercato del lavoro e integrarsi nella società. Con questa nuova iniziativa, la Commissione ribadisce l'impegno assunto nell'ambito del pilastro europeo dei diritti sociali di combattere le disuguaglianze e creare pari opportunità offrendo un sostegno attivo all'occupazione, in particolare ai giovani svantaggiati.
L'iniziativa Alma sarà attuata nel quadro del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) con un bilancio di circa 15 milioni di euro per il primo anno. Integrerà i programmi esistenti a sostegno della mobilità dei giovani, come Erasmus Plus o il Corpo europeo di solidarietà, rivolgendosi alla fascia che non rientra in questi programmi. Il programma è rivolto ai giovani che:
- hanno difficoltà a trovare un lavoro;
- sono disoccupati da molto tempo;
- registrano scarsi risultati scolastici o competenze professionali insufficienti;
- provengono da un contesto migratorio;
- vivono con una disabilità.
Possono partecipare al bando europeo tutte le organizzazioni, pubbliche e private, con sede in uno degli Stati membri dell'Unione europea. Per essere ammessi, i soggetti interessati devono stabilire un partenariato a livello nazionale e in almeno un altro Paese dell'Unione. Dal punto di vista pratico, la call è articolata in due fasi: la prima, detta "Start-up Phase", ha una durata massima di 4 mesi, nella quale si crea il partenariato nazionale e quello transnazionale. La seconda, invece, detta "Implementation Phase", ha una durata fino a 14 mesi e durante la quale si selezionano i giovani neet, si svolge il periodo di mobilità, si fa un follow-up della loro esperienza all'estero, si prepara un report e si disseminano le best practices raccolte.
Il contributo concesso ai beneficiari è compreso tra i 300mila e i 650mila euro. Le candidature possono essere inviate fino al 15 marzo 2023. Per i ragazzi, invece, sono previsti soggiorni supervisionati in un altro paese membro, per un periodo tra i 2 e i 6 mesi, e un ciclo progettuale comprensivo che comprenda attività di coaching and counselling ad ogni livello.