Videogames: trovare lavoro è un gioco da ragazzi!

L’industria italiana del videogioco continua a crescere ed è alla ricerca di talenti cui offrire lavoro tra programmatori, informatici, grafici ed esperti di m…

11 mar 2011
3 minuti di lettura
L’industria italiana del videogioco continua a crescere ed è alla ricerca di talenti cui offrire lavoro tra programmatori, informatici, grafici ed esperti di marketing, per prepararsi anche al lancio nell’arena internazionale. Questi i numeri del mercato del Digital Entertaiment in Italia [fonte: Il Sole24Ore]:
  • un giro d’affari di 1,102 miliardi di euro, che ci pone in 5^ posizione tra i paesi dell’Europa;
  • 33 videogiochi e 5 consolle venduti ogni minuto;
  • 20 milioni i pezzi venduti, tra hardware e software;
  • un migliaio circa gli addetti ad alta specializzazione impiegati per altrettanti prodotti all’avanguardia.
La consistente offerta di lavoro nei videogames ha determinato la nascita di scuole e corsi di specializzazione, corsi di laurea e master in tutta Italia, che hanno l’obiettivo di formare figure come:
  • Game Designer;
  • Brand Manager;
  • Product Manager;
  • Specialisti nella gestione di licenze Multimediali;
  • Sviluppatori di applicazione.
Incoraggianti le statistiche a riguardo: una ricerca dello IULM di Milano infatti stima che l’80% degli studenti specializzati nelle mansioni appena citate trova subito impiego, spesso presso le aziende cui ha prestato il tirocinio. A Roma è presente l’Accademia Italiana dei Videogiochi, nella quale l’attenzione formativa è prevalentemente orientata alle figure di sviluppatori e grafici; Verona invece ha creato il primo Master Universitario di primo livello in Computer Game Development, rivolto a ingegneri e informatici che vogliano approfondire esclusivamente la programmazione dei videogiochi per pc. È proprio in materia di programmazione di software per videogames che si trovano interessanti opportunità di lavoro, declinate in diverse mansioni tra cui il game play programming, la costruzione del motore di gioco e ancora lo studio delle interfacce grafiche. Una spinta ulteriore al trend in crescita del settore videogames è stata fornita recentemente dai device (vedi glossario) di ultima generazione, con iPhone e iPad in cima alla classifica; nuove piattaforme digitali cioè che hanno radicalmente cambiato la natura del lavoro di sviluppo e gestione del progetto. Hanno infatti perso terreno le “software house” (vd. glossario), in favore di formule più snelle, per cui piccoli team di professionisti lavorano a soluzioni da immettere immediatamente sul mercato. Per finire, vi segnaliamo un articolo nel quale si registra l’apertura dell’industria dei videogiochi anche al mondo femminile: è interessante sottolineare come l’apporto delle donne al mondo ludico si sia concentrato nello sforzo di creare esperienze di gioco che fossero sì divertenti, ma non prive di un messaggio educativo, e di delineare con più sfumature e particolari le personalità dei personaggi allo scopo finale, ambizioso ma lodevole, di sensibilizzare o cambiare i comportamenti degli utenti rispetto a temi importanti. Glossario Device: in informatica indica un dispositivo, un componente di un computer, ma può indicare anche degli elementi concernenti un sistema operativo [fonte: Wikipedia]. Software house: azienda specializzata nella produzione di software, tra cui sistemi operativi, programmi di office automation come la videoscrittura, sistemi per la progettazione e videogiochi. [fonte: Wikipedia].
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