ITS, la riforma degli Istituti Tecnologici Superiori o ITS Academy

Rispondere alla domanda di nuove competenze tecniche da parte delle imprese, erogando una formazione terziaria (non universitaria) in grado di promuovere i processi di innovazione e fornire risorse preparate sul fronte della tecnologia e del digitale. È questa la missione degli ITS nati nel 2010 e oggetto di una recente riforma che ne ha mutato la denominazione in Istituti tecnologici superiori (ITS Academy).

La recente riforma infatti è stata introdotta dalla Legge 15 luglio 2022, n. 99 che ha istituito il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, di cui sono parte integrante gli ITS (Istituti tecnici superiori), che assumono ora la diversa denominazione sopra citata.

In particolare, la finalità della riforma è di rafforzare ulteriormente le condizioni per lo sviluppo di un'economia ad alta intensità di conoscenza, per la competitività e per la resilienza, a partire dal riconoscimento delle esigenze di innovazione e sviluppo del sistema di istruzione e ricerca, in coerenza con i parametri europei.
Nello specifico, la riforma intende potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per contribuire allo sviluppo economico, alla competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra la domanda e l'offerta di lavoro.

Possono accedere ai percorsi di istruzione offerti dagli ITS Academy, i giovani e gli adulti in possesso di istruzione secondaria superiore (maturità) o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale unitamente a un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito all'esito dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore.

I percorsi formativi degli ITS Academy si articolano in semestri e sono strutturati, secondo la nuova legge, come segue:

• percorsi formativi di quinto livello EQF, che hanno la durata di quattro semestri, con almeno  1.800 ore di formazione, corrispondenti al quinto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente;
• percorsi formativi di sesto livello EQF, che hanno la durata di sei semestri, con almeno 3.000 ore di formazione, corrispondenti al sesto livello del citato Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente.

Ѐ prevista, infatti, una riorganizzazione dell’offerta formativa, con l’obiettivo di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, nonché assicurare con continuità l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione alle aree tecnologiche considerate strategiche nell'ambito delle politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica.

La legge di riforma definisce alcuni standard organizzativi minimi per i percorsi formativi che sono strutturati secondo determinati criteri; tra questi, la legge specifica che:

• ciascun semestre comprende ore di attività teorica, pratica e di laboratorio; l'attività formativa è svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo dai docenti provenienti dal mondo del lavoro;
• gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% della durata del monte orario complessivo, possono essere svolti anche all'estero e sono adeguatamente sostenuti da borse di studio;
• le scansioni temporali dei percorsi formativi sono definite tenendo conto di quelle dell'anno accademico;
• si tiene conto dei lavoratori occupati e dei relativi impegni di lavoro nell'articolazione dei tempi e nelle modalità di svolgimento dei corsi;
• i percorsi formativi sono accompagnati da misure a supporto della frequenza, del conseguimento di crediti formativi, del conseguimento delle certificazioni intermedie e finali e dell'inserimento professionale.

A conclusione dei percorsi formativi, previa verifica e valutazione finali, viene conseguito il diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate

La riforma interviene quindi per sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, l'orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche, l'aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti, la formazione continua dei lavoratori tecnici altamente specializzati.
Costituisce, inoltre, valore aggiunto degli ITS Academy la formazione professionalizzante di tecnici superiori per soddisfare i fabbisogni formativi in relazione alla transizione digitale.

Esempio di connessione tra istruzione, formazione e politiche industriali, questi istituti permettono di stabilire subito un legame molto forte con il mondo produttivo anche grazie agli stage. Non è un caso che la percentuale degli studenti che trova lavoro entro un anno dalla fine del percorso formativo raggiunga l’80%. 
Consulta tutti i dettagli della riforma.