Trend & Interviste

Space Economy, le soluzioni integrate per lo sviluppo del settore

Una nuova piattaforma con l'obiettivo di aumentare gli investimenti e snellire le procedure burocratiche

22 feb 2024
3 minuti di lettura

Un comparto con dati sempre più incoraggianti, tra i più promettenti per il futuro ma già con cifre solide nel presente. Tanto che nel corso dell'ultimo anno, il mercato dei sevizi di Osservazione della Terra nel nostro paese ha proseguito la sua crescita e ha raggiunto i 230 milioni di euro, +15% rispetto al 2022. È quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano.

Da questo punto di vista, quindi, in Italia il settore spaziale diventa sempre più strategico, per le sue implicazioni sullo sviluppo tecnologico ed economico anche in settori tradizionalmente distanti. Alla filiera spazio italiana sono riconosciute alte competenze tecnologiche nei diversi settori e un’integrazione eccellente su tutta la catena di valore. Nel nostro Paese sono attive circa 250 imprese aerospaziali, con circa 6.300 dipendenti.

Nel dettaglio, il 71% del fatturato delle imprese del settore è generato da forniture al comparto pubblico, mentre il restante 29% grandi imprese, Pmi e startup. E per assicurare un maggiore scambio di informazioni e progetti tra istituzioni, promuovendo una maggiore condivisione delle conoscenze e la riduzione degli ostacoli buroacratici, la Commissione europea, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e l’Agenzia spaziale europea (Esa) hanno recentemente firmato un accordo di collaborazione per unire le forze e rafforzare il settore spaziale dell’Ue.

Attraverso questa collaborazione, le istituzioni cercano di migliorare l’accesso ai fondi comunitari, incoraggiare l’innovazione e stimolare lo sviluppo di tecnologie spaziali all’avanguardia. I trend tecnologici e commerciali del settore spazio sono in continua evoluzione. Anche nel 2023 si è lavorato molto sulla miniaturizzazione dei satelliti consentendo a un numero crescente di entità di lanciare in orbita piccole costellazioni satellitari, avendo completo controllo sulla generazione di dati.

Ancora, un altro dei temi diventati centrali anche nello spazio è quello dell’Intelligenza Artificiale. Oltre a migliorare velocità e qualità dell’analisi di immagini che dallo spazio giungono a terra, l’AI è oggi concepita come parte integrante dei sistemi spaziali, integrata a bordo di satelliti riduce la quantità di dati da trasferire e conservare.

Nel nostro Paese è presente un "Piano Strategico Space Economy", che prevede un investimento paese di circa 4,7 miliardi di euro, di cui circa il 50% coperto con risorse pubbliche, tra nazionali e regionali, aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente destinate alle politiche spaziali. Il Piano è articolato in cinque punti che delinano i settori strategici. Nei programmi dell’Agenzia spaziale europea (Esa), inoltre, il budget 2023 è stato pari alla cifra complessiva di 7,08 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi di finanziamenti dei singoli stati membri. I principali contributori nel 2023 sono stati la Germania (1,05 miliardi di euro), la Francia (1 miliardo), l’Italia (680 milioni) e il Regno Unito (610 milioni). Secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio in collaborazione con il Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA) su un campione significativo di 125 imprese italiane della filiera emerge come solo il 10% delle aziende operi esclusivamente nel settore spaziale, mentre il 90% è presente anche in altri comparti, perlopiù aviazione (46%), industria metalmeccanica (44%), ICT ed elettronica (41%), e automobilistico (34%).

In particolare, sono tre gli archetipi di aziende della filiera spaziale individuati: “produttor di hardware”, ossia produttori di grandi sistemi spaziali quali satelliti, infrastrutture di terra e infrastrutture per l’esplorazione spaziale; “ibridi”, ossia produttori di componentistica che associano ai loro prodotti servizi, quali formazione per l’utilizzo di software di osservazione della Terra; “servizi per l’upstream”, ossia consulenti, fornitori di servizi e sviluppatori che aiutano le aziende della filiera spaziale italiana a sviluppare i propri prodotti.

 

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