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Disabilità e lavoro: quando i diritti hanno bisogno di opportunità concrete

Progetti e azioni per favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità

18 apr 2024
4 minuti di lettura

L’inserimento lavorativo delle persone con disabilità è fondamentale perché permette di riconoscere la dignità di ogni persona, aumentare l’autostima, promuovere l’arricchimento personale e rappresenta uno dei passaggi fondamentali nel processo generale di inclusione sociale.

Sono tanti gli strumenti normativi che difendono il diritto delle persone disabili al lavoro: ratificata dal nostro Paese con la legge n. 18 del 2009, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità riconosce loro il diritto a mantenersi attraverso la propria attività lavorativa e la libertà di scelta all’interno di un ambiente inclusivo ed accessibile.

La nostra Costituzione, riconoscendo la pari dignità sociale di ogni persona, senza nessuna distinzione, stabilisce che non ci debbano essere distinzioni tra le persone, soprattutto basate sulle proprie condizioni fisiche e personali.

Pur non parlando espressamente della disabilità e del lavoro delle persone con disabilità, il testo costituzionale cita diversi principi che possono essere ricondotti al tema, come per esempio, il lavoro quale mezzo per concorrere al progresso materiale o spirituale della società, la promozione della ricerca scientifica come strumento per rendere la società più accessibile, solo per citarne alcuni.

I principi generali che regolano la nostra convivenza si pongono quindi il tema dal punto di vista formale e giuridico, cercando di sancire sulla carta i diritti delle persone con disabilità; ma i diritti, per diventare reali, hanno bisogno di azioni per diventare cambiamento nel mondo: per questo ci sono diversi progetti il cui focus è attuare concretamente questi principi.

Tra i progetti attivi in questo periodo, nei giorni scorsi è stato firmato a Torino un protocollo per favorire la formazione e il lavoro delle persone con sindrome di Down.

In particolare, il progetto si basa su un Protocollo di intesa tra Associazione Italiana Persone Down ets-sps e SEKI srl, la società che gestisce i punti vendita KIABI.

In cosa consiste il progetto? Ciascuna per le proprie aree di competenza, le parti firmatarie s’impegnano a collaborare per attuare progetti di tirocinio e inserimento lavorativo delle persone con sindrome di down presso i negozi di proprietà della società.

A coordinare le attività ci sarà l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) che coordinerà il lavoro attraverso incontri anche a distanza rivolti alla formazione del personale Kiabi.
L’AIPD che curerà poi la selezione dei tirocinanti e la loro preparazione relativamente alle mansioni da svolgere, sostenendo tutti gli attori coinvolti in ogni fase del progetto. Per saperne di più, leggi questa pagina.

In Puglia, in particolare nella zona del Salento, è terminato qualche giorno fa un progetto di inclusione sociale dal nome SeminAzioni, volto all’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo, attraverso laboratori agricoli organizzato dall’associazione Gli Amici di Nico e dall’azienda agricola Capiverdi di Casarano.

Sempre sul versamento lavoro e inclusione dei disabili, a Cesena, la cooperativa sociale CILS ha promosso il progetto del Pollaio sociale: popolato da 80 galline ovaiole, il pollaio dà a ogni persona la possibilità di adottare una gallina con il conseguente ritiro delle uova presso le strutture Cils, coinvolgendo attivamente le persone con disabilità.

La coop sociale Cils è impegnata nell’inserimento lavorativo e sociale delle persone svantaggiate, attraverso la piena valutazione della persona umana e valorizzando le differenze quale ricchezza distintiva dell’azione cooperativa. Attiva sin dal 1981, la cooperativa crede che l’obiettivo sia superare il concetto limitativo di invalidità e sostituirlo con quello di capacità lavorativa.

Oltre a questo specifico progetto, la cooperativa da oltre quarant’anni lavora sul collocamento mirato, trasformando la disabilità in risorsa sul posto di lavoro.

Secondo la Legge 68 del 1999, infatti, un’azienda che conta più di 15 dipendenti è tenuta ad assumere persone con disabili o appartenenti a categorie protette, attraverso il collocamento, pena il pagamento di sanzioni. Con l’obiettivo di contrastare l’abbandono del territorio e favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, il Consorzio di Cooperative Sociali della Provincia di Sondrio porta avanti una serie di progetti incentrati sulla produzione di nuove bevande come sidro e la birra al lampone.

L’Inail ha di recente comunicato l’iniziativa che permetterà dal 6 al 17 maggio 2024 di inoltrare la domanda per il finanziamento con contributi a fondo perduto di progetti per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro (edizione 2023); è possibile consultare il manuale operativo per inviare correttamente l’istanza dal portale Inail.

L’obiettivo dei contributi è diffondere tra datori di lavoro, lavoratori e soggetti in cerca di nuova occupazione, una cultura condivisa circa le tutele che l’ordinamento prevede per garantire la parità dei diritti dei lavoratori con disabilità.

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