Industria 5.0, verso un nuovo paradigma resiliente e sostenibile
Il programma intende favorire la digitalizzazione e la transizione green, puntando sugli investimenti
Ridurre i consumi energetici seguendo progetti innovativi e sostenibili. favorire la digitalizzazione e la svolta green, a prescindere dalla dimensione dell’azienda e dal settore di riferimento. Il Piano Transizione 5.0 è partito ufficialmente e si rivolge alle imprese che negli anni 2024 e 2025 saranno disposte ad effettuare nuovi investimenti in strutture produttive nel territorio nazionale. Dal fotovoltaico alla manifattura, passando per le startup e le imprese di servizio, ogni azienda potrà accedere al Piano.
Il contesto del nuovo Piano è maturato nella convinzione, promossa già nel 2021 dalla Commissione europea, che sia necessario transitare da un modello tecno-centrico tipico dell’Industry 4.0 a un modello umano-centrico, resiliente e sostenibile. Questo nuovo paradigma è contraddistinto da un’integrazione sempre più stretta tra le tecnologie e l’essere umano, in un’epoca in cui le macchine non solo svolgono compiti ripetitivi, ma sono capaci di apprendere, adattarsi e prendere decisioni in modo autonomo, purché siano sempre al servizio dell’uomo.
Una delle caratteristiche più interessanti di questo piano, che potrà raggiungere investimenti pari a 13 miliardi di euro, è la sua stretta connessione con la Revisione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, che include una nuova missione intitolata “Repower Ue” dedicata agli investimenti in sostenibilità. Un processo che potrebbe segnare una svolta significativa per l’industria italiana, aprendo la strada a una transizione ecologica simile a quella digitale innescata dalla precedente Industry 4.0. Le opzioni di investimento, in particolare, includono:
- Il miglioramento dell’efficienza energetica: questo tipo di investimento riguarda l’acquisto di nuovi beni strumentali progettati per ottimizzare i processi produttivi riducendo il consumo di energia. L’obiettivo è massimizzare l’efficienza energetica dell’azienda, garantendo una produzione più sostenibile e riducendo i costi operativi;
- L’adozione di tecnologie innovative: il Piano Transizione 5.0 incoraggia le imprese a investire in tecnologie all’avanguardia, come la robotica avanzata, l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, la stampa 3D e il cloud computing. Queste soluzioni consentono di migliorare la produttività, ottimizzare i processi e rimanere competitivi sul mercato globale;
- La promozione della sostenibilità: un’altra area di investimento incentivata riguarda la promozione della sostenibilità attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili e l’adozione di pratiche produttive eco-friendly. Le imprese possono beneficiare di incentivi per implementare soluzioni innovative che riducono l’impatto ambientale delle loro attività.
Tra i confini presenti nel bando, vanno segnalati, ad esempio, alcune limitazioni che riguardano le imprese attive nel fotovoltaico. Con riferimento all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonte solare, infatti, è previsto che gli investimenti che potranno ottenere il credito d’imposta sono quelli con moduli fotovoltaici prodotti all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea.
È evidente, ad ogni modo, come i cambiamenti promossi da Industria 5.0 non restano limitati all’interno dei confini industriali, ma promettono di portare a un diverso concetto di produzione: nuovi modelli economici, sociali, lavorativi. Una rivoluzione, in definitiva, che coinvolge imprese e lavoratori.