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Aindo: la startup italiana che trasforma la privacy in innovazione

La realtà triestina che rivoluziona l’utilizzo dell’AI per generare dati sintetici partendo da quelli reali

27 giu 2024
4 minuti di lettura

Fondata nel 2018 dalla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, Aindo è una startup innovativa che si concentra sull'intelligenza artificiale attraverso l’uso di dati sintetici, creati tramite algoritmi, che garantiscono privacy e affidabilità.
I fondatori, Daniele Panfilo, Sebastiano Saccani e Borut Svara, hanno diverse esperienze accademiche e professionali nei settori dell'IA, della finanza e dell'informatica.

“L'intelligenza artificiale può apportare grande valore alla società senza compromettere diritti e libertà individuali” - promettono i fondatori. Il nome “Aindo” non solo contiene la parola AI, ma è stato generato da un algoritmo che ha utilizzato un database di nomi di startup – ci racconta Daniele Panfilo.

Il team è attualmente composto da circa 25 membri, per lo più giovani professionisti con dottorati in fisica, matematica e ingegneria, con un'età media compresa tra i 25 e i 40 anni. La startup, inizialmente incentrata sui servizi di consulenza, ha sviluppato e brevettato negli anni una propria tecnologia volta alla valorizzazione dei dati e applicabile in settori come sanità, farmaceutico, finanziario e assicurativo.

Ma cosa sono i dati sintetici e soprattutto a cosa servono? “I dati sintetici sono dati artificiali poiché generati da algoritmi e modelli di machine learning – spiega Panfilo -. Questi ultimi vengono creati per imitare le caratteristiche statistiche dei dati reali ma, non contenendo informazioni personali, limitano i rischi legati ai temi della privacy”.

Riconosciuta pochi giorni fa da Forbes come una delle 7 startup italiane più promettenti, Aindo opera principalmente in Italia ed Europa, con un forte interesse per il mercato francese e prevede piani di espansione a livello internazionale. Nel 2020 ha vinto lo European Data Incubator (incubatore di Big Data che offre un programma di accelerazione per startup e team sul suolo europeo) e l’anno successivo ha partecipato al Creative Destruction Lab dell'Università di Oxford (programma internazionale progettato per supportare realtà che si occupano di tecnologia spaziale e terrestre). Nel 2022, ha vinto la Noovle Cloud Challenge per progetti innovativi di AI e cloud computing promossa da TIM e Google e ricevuto una menzione speciale allo Unicredit Start Lab. Inoltre, Aindo è stata inserita nel ranking delle startup italiane da tenere d’occhio nel 2022. Numerose le presenze a eventi di spessore come NeurIPS 2022 e 2023 (una delle più prestigiose conferenze a livello globale sull’intelligenza artificiale), presentando ricerche sui dati sintetici.

Annata da ricordare quella del 2023 perché, proprio in quell’anno, la startup triestina ha annunciato di aver ricevuto un investimento di 6 milioni di euro da parte di United Ventures con il fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer. Ѐ stato il primo investitore nella società. Pochi mesi dopo è stata selezionata da ICE, l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare al Consumer Electronics Show (CES), il più grande evento tecnologico internazionale che si tiene ogni anno a Las Vegas.

Dopo i grandi successi conseguiti ad oggi, abbiamo chiesto al giovane fondatore quali fossero i prossimi progetti guardando al futuro. “Potenziare il team, investire in ricerca e sviluppo ed espandersi all’interno di settori strategici come finanza e PA”, racconta.

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Volgendo lo sguardo al passato, Daniele ci ha raccontato le criticità riscontrate nei primi periodi. “Inizialmente ho avuto diverse difficoltà, bisognava validare la nostra idea con i clienti, sviluppare un prototipo e soprattutto ottenere finanziamenti esterni. Trovare persone che credessero nel nostro progetto e fossero disposte a unirsi a una startup giovane e ancora instabile non è stato immediato”, spiega il giovane imprenditore. “La transizione da dipendente a imprenditore ha comportato nuove problematiche, dalla gestione delle risorse umane e finanziarie alle sfide tecnologiche e di mercato”,  continua il CEO e Co-Founder di Aindo.

Un consiglio per i giovani imprenditori? “Credere nelle proprie idee e affrontare le sfide con un approccio positivo e ottimista. Innamorarsi dei problemi e concentrarsi sulle soluzioni, mantenendo sempre grandi ambizioni”. Daniele sottolinea l'importanza della fiducia nel proprio progetto. Aggiunge che affrontare problemi e sfide è inevitabile, ma un atteggiamento positivo e resiliente aiuta a superare gli ostacoli. Infine, incoraggia a sognare in grande: “Avere grandi sogni e ambizioni può spingerci sempre verso obiettivi più grandi. Non abbiate paura di puntare in alto e di immaginare il meglio per il vostro futuro”, conclude Panfilo.

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