Trend & Interviste

Per un’Europa più inclusiva: la rivoluzione di Next Generation Internet

La missione dell'iniziativa NGI, finanziata dal programma Horizon della Commissione Europea, è di riprogettare Internet per creare una società più umana e accessibile

3 lug 2024
4 minuti di lettura

Tutti gli ambiti della società sono ormai permeati dalla “doppia transizione” (ecologica e digitale). Tra quelli di maggiore rilevanza - poiché alla base della trasformazione tecnologica che sta portando avanti il Paese – vi è sicuramente Internet. Il mezzo e canale che ha raggiunto livelli altissimi di importanza proprio con l’avvento della digitalizzazione. Per questo occorre intervenire per renderlo sempre più accessibile ai cittadini.

Il programma Next Generation Internet nell’ambito di Horizon 2020 (strumento di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione Europea) si propone proprio questo obiettivo. L’iniziativa mira infatti a reinventare e riprogettare Internet oggi ma soprattutto per le generazioni future, al fine di formare una società centrata sui valori, più umana e inclusiva per tutti.

Internet è il punto di partenza: garantire che tutti abbiano accesso alle tecnologie digitali e siano in grado di utilizzarle in modo efficace porta a una società più equa e inclusiva; l’impegno europeo intende infatti migliorare l’accesso a internet, promuovere l’alfabetizzazione digitale, sviluppare servizi digitali accessibili e coinvolgere le comunità nell’inclusione digitale

Da recenti studi la maggior parte dei siti web italiani non raggiunge adeguati standard di inclusività, ad esempio, e non è perfettamente in linea con gli standard di accessibilità per le persone con disabilità sensoriali, ma anche sotto il profilo linguistico e culturale. Ad esempio, il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Gdpr) stabilisce che gli utenti di siti web debbano essere messi nelle condizioni di consultare l’informativa sulla privacy delle piattaforme in modo facilmente accessibile, con modalità volte ad agevolare l’esercizio dei loro diritti, compreso quello all’accesso e all’eventuale cancellazione dei propri dati personali. Il bando NGI0 Core del programma Next Generation Internet, si propone di superare lo status quo, promuovendo innovazione attraverso software liberi e open source, hardware liberi e standard aperti. Per un Internet che massimizzi il suo potenziale, è fondamentale basarsi su tecnologie trasparenti e solide, che permettano un’innovazione senza limiti e accessibile a tutti. 

Le tecnologie non sono solo una forza trainante per l'innovazione volte a semplificare il lavoro degli utenti. Modellano la società e hanno un impatto significativo sulle nostre vite in quasi ogni aspetto diventando sempre più pervasive. In questo contesto si inserisce il secondo bando di Next Generation Internet NGI Mobifree. L'obiettivo del progetto è potenziare le tecnologie per ripristinare la sovranità europea e assicurare una gestione democratica della società digitale. Mobifree invita la comunità a prendere parte attivamente alle numerose sfide presenti in questo settore, con l'intento di offrire ai cittadini e alle organizzazioni europee una maggiore scelta e accesso a software mobili etici e centrati principalmente sull'uomo.

Tecnologie come il software e l'hardware liberi e open source, gli standard aperti e la scienza aperta stanno democratizzando l'innovazione e l'apprendimento, avanzando la società e l'industria. Tuttavia, ci sono ancora lacune da colmare. NGI Zero Commons Fund mira a colmare tali mancanze, promuovendo lo sviluppo di nuovi beni comuni su Internet. L’obiettivo è assicurare una copertura totale, garantendo sicurezza digitale e disponibilità a lungo termine attraverso un’ampia adesione a risorse condivise e collettive. Tra gli altri bandi del NGI (Next Generation Internet) troviamo anche NGI Taler: un progetto per un sistema di pagamento elettronico avanzato basato su GNU Taler (sistema di microtransazioni e pagamenti elettronici basato su software gratuito), che offre privacy ai clienti e trasparenza ai venditori, riducendo le commissioni e favorendo l'inclusione finanziaria. Il modello dei Commons sta dimostrando di funzionare e di guadagnare sempre più consensi.

È possibile presentare domanda per tutte e quattro le iniziative - sui singoli portali dedicati - entro il 1 ottobre 2024.

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